A Tsitsipas non è passata, è ossessionato da Kyrgios: gli dedica un altro tweet avvelenato
Avvelenato e ossessionato. A Stefano Tsitsipas non è ancora passata. La sconfitta e l'eliminazione subite contro Nick Kyrgios sono state traumatiche, ha difficoltà a elaborare quel lutto che gli ha tolto il sonno. È un chiodo fisso, un pensiero che gli ronza in testa. Non riesce a liberarsene.
Sono trascorsi quasi quattro giorni dal match che ha qualificato l'australiano ma per il greco il tempo sembra essersi fermato a sabato scorso, a quel pomeriggio funesto in cui ha perso tutto: testa, faccia e incontro. La pallina lanciata con rabbia fuori dal campo (col rischio di colpire una persona seduta in tribuna) e il tentativo di mirare al corpo il rivale per colpirlo gli hanno procurato guai e biasimo.
Sia lui sia l'avversario sono stati multati per lo ‘spettacolo' offerto: 9600 euro è l'ammenda più salata inflitta al tennista ateniese penalizzato anche con la perdita di un punto per aver ricevuto una doppia ammonizione a causa dell'adrenalina e del nervosismo; 3600 la multa che dovrà pagare Kyrgios, è la seconda del torneo dopo quella di 10 mila euro circa inflittagli per lo sputo verso uno spettatore durante la partita contro Paul Jubb.
Il messaggio condiviso sui social network chiarisce come Tsitsipas non abbia ancora sbollito la delusione e, più ancora, non si ritiene responsabile della lite scoppiata a distanza, in campo. In buona sostanza si assolve e tira di nuovo in ballo l'alibi delle continue provocazioni subite. "Non mi permette di giocare a tennis", aveva detto all'arbitro lamentandosi della condotta dell'avversario senza ottenere null'altro che un diniego.
Cosa ha detto questa volta? "La mia capacità e capacità di riconoscere di aver commesso un errore è in gran parte determinata dall'atteggiamento della persona con cui sto litigando". Molto più che ‘chi è senza peccato scagli la prima pietra'… continua a lanciarne verso l'australiano.
Il post del greco è solo l'ultimo di una serie di reazioni sui suoi canali con i quali ha interagito in maniera quasi compulsiva con gli utenti. Dopo il ko nella notte aveva messo ‘mi piace' ai commenti più severi riservati a Kyrgios e su Instagram aveva rincarato la dose citando una frase/tatuaggio dell'avversario per attaccarlo: "Dai una maschera a un uomo e lui ti mostrerà il suo vero volto" a corredo di una serie d'immagini emblematiche di quel che è successo.
Bullo ("probabilmente lo era già a scuola"). Malvagio. "Intimidisce gli avversari". Tsitsipas non ha usato giri di parole per esprimere un'opinione molto negativa nei confronti dell'australiano. "Non mi piacciono le persone come lui – lo sfogo in conferenza stampa – che umiliano gli altri. Ha anche brutti tratti caratteriali. Quando viene fuori il suo lato malvagio può fare davvero molto male alle persone che sono intorno a lui".