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Veleni nella nazionale di sci: “Se che quelli che portano la tua giacca ti remano contro…”

Accuse molto dure di Luca De Aliprandini a margine del gigante della Val Badia. La medaglia d’argento ai Mondiali di Cortina ha detto esplicitamente che qualcuno all’interno della nazionale azzurra “rema contro”. E ancora ha messo in discussione la passione di alcuni tecnici: “Alcuni sono in pista perché devono farlo per lavoro”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Volano accuse e scorrono veleni nella nazionale italiana di sci alpino, al punto che si rende necessario un chiarimento dopo le parole pesanti pronunciate ieri in diretta ai microfoni Rai da Luca De Aliprandini. Lo sfogo è avvenuto al termine della prima manche dello slalom gigante in Alta Badia, in cui il 33enne di Cles ha accusato un enorme distacco di quasi 5 secondi dallo svizzero Odermatt che poi avrebbe vinto la gara.

"La mia prestazione? C'è poco da dire, sicuramente negativa – ha detto De Aliprandini – Già la Gran Risa è tosta, se poi non si è al massimo della fiducia lo diventa ancora di più e se quelli che portano la tua giacca ti remano un po' contro diventa ancora più pesante". In quel momento lo sciatore trentino, che è stato medaglia d'argento in gigante ai Mondiali di Cortina del 2021, pensava che non avrebbe partecipato alla seconda manche visto il suo tempo molto alto, invece è entrato per il rotto della cuffia col 30simo tempo. Addirittura l'azzurro aveva già gettato via il pettorale, salvo poi scriverne uno ex novo con un pennarello quando ha capito che sarebbe partito per primo nella seconda discesa.

Luca De Aliprandini impegnato ieri nel gigante della Val Badia
Luca De Aliprandini impegnato ieri nel gigante della Val Badia

È stata l'occasione – dopo aver terminato la sua prova, che lo ha visto piazzarsi 24simo al termine della gara- per tornare su quella frase del mattino che aveva fatto tanto rumore: "Sicuramente c'è tanto lavoro da fare, devo tenere la testa bassa e continuare a lavorare. Non è sicuramente un momento facile, ma come non lo è stato l'anno scorso. Dentro di me so che sono un duro, ho continuato sempre a lottare negli anni e continuerò a farlo. Le dichiarazioni di questa mattina? Ieri (dopo il primo gigante in Val Badia nel quale De Aliprandini era uscito nella prima manche, ndr), ci sono stati alcuni attriti, io la penso nel mio modo, qualcun altro la pensa in un'altra maniera".

"Sicuramente ne parleremo internamente dopo questa gara, perché ieri non era il momento di parlarne. Io sicuramente non faccio passi indietro, quello che penso è quello e basta – ha continuato Luca, spiegando che non è un problema legato al suo vecchio allenatore Girardi che non c'è più – Non è la persona specifica, un allenatore specifico, in 10 anni di Coppa del Mondo ho cambiato tantissimi allenatori, quindi è anche difficile fare un lavoro, un progetto a lungo termine. Comunque ho incontrato tante persone, tanti allenatori, alcuni ti vogliono bene, alcuni che sono in pista perché devono farlo per lavoro. Però io ho sempre continuato a lottare, ho sempre continuato ad allenarmi e sicuramente i risultati che ho ottenuto sono merito mio e di chi mi è stato vicino, delle persone che hanno creduto in me e continueranno a credere".

Un primo chiarimento c'è stato subito, visto che il direttore tecnico della squadra maschile di sci alpino, Max Carca, dopo la fine della seconda gara in Val Badia ha avuto un lungo confronto con De Aliprandini. "Ognuno si assume la responsabilità di quello che dice", ha detto al riguardo il 51enne tecnico federale. Non il massimo come atmosfera, a poche ore dalla grande gioia della vittoria di Paris nella discesa libera in Val Gardena.

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