Sofia Goggia mostra la mano fratturata: “Mi vado a operare, ci vediamo domani in gara”
"Vi farei il pollice insù ma con la mano faccio fatica". Sofia Goggia è in auto, accanto a sé ha il dottore Andre Panzeri che è al volante. La sta accompagnano alla clinica La Madonnina di Milano dove sarà operata alla mano sinistra infortunata durante la prima prova di discesa di Coppa del Mondo a Saint-Moritz. È finita seconda, alle spalle dell'altra italiana, Elena Curtoni, e colorato d'azzurro il podio iridato ma è stata una giornata agrodolce per quanto le è accaduto.
In una storia su Instagram la campionessa olimpica ha mostrato le condizioni dell'arto dolorante: è gonfio e un po' tumefatto, sembra che abbia una pallina sotto pelle, sul dorso. È la conseguenza del trauma subito nell'impatto con uno dei paletti delle porte: giunta al traguardo, s'era voltata subito verso il suo staff e ha tolto il guanto per sincerarsi delle condizioni.
Sembrava solo una forte contusione poi il comunicato della Fisi (Federazione italiana di sport invernali) ha chiarito che la sciatrice aveva riportato "la frattura del secondo e del terzo metacarpo della mano sinistra". La lesione, però, non la fermerà: verrà ricomposta sotto i ferri e Goggia sarà pronta per andare in pista già domani, sabato per la seconda discesa.
È lei stessa che lo dice con orgoglio nella breve clip condivisa sui social network. "Ci vediamo al cancelletto della discesa", dice dopo aver fatto i complimenti alla collega di nazionale (Elena Curtoni) per la vittoria e aver manifestato amarezza per l'incidente alla mano anche se "sono contenta per il podio".
La giornata era iniziata sotto una cattiva stella, qualcosa doveva andare storto. Un episodio avvenuto poco prima della sua partenza l'aveva stoppata: la caduta di un lisciatore lungo il tracciato ne aveva ritardato la discesa per circa cinque minuti. Poi s'è lanciata su quel manto bianco da percorrere a pelo di sci, quasi lievitando nell'aria, ma alla terza porta s'è fatta male.
"La sfiga ci vede benissimo", sorride Goggia e aggiunge: "Sono in compagnia del nostro doc di fiducia, sto andando a La Madonnina". Non può fare altro che rispondere in maniera ironica e affrontare la malasorte con la determinazione di sempre, mostrando nella storia anche un singolare accostamento tra la sua mano e quella di Dio ritratta da Michelangelo Buonarroti nella Cappella Sistina per la Creazione di Adamo.