Sighel trascinatore ai Mondiali di short track: l’Italia chiude con 4 medaglie
Un oro, due argenti, un bronzo. È il bottino conquistato dall'Italia ai Mondiali 2023 di Short Track di Seul, che ha chiuso al terzo posto nel medagliere alle spalle di Olanda (5 ori su 9 messi in palio, 8 medaglie complessive) e della Corea del Sud (2 ori, 6 medaglie). Gli ultimi acuti sono stati con un secondo posto ottenuto nella staffetta maschile e un terzo nella staffetta mista, tutte ancora nel segno di Pietro Sighel mostruoso (e trascinatore) anche nella prova a squadre.
Dopo le belle vittorie ottenute nella giornata di sabato (medaglia d’oro nei 500 e d’argento nei 1.500), c’era grande attesa per le nuove sfide del pattinatore trentino. L'esito è stato agrodolce: si è qualificato per la finale dei 1000 metri ma, a causa di una caduta, è finito quinto perdendo la possibilità di realizzare un filotto di podi straordinario. Nella stessa disciplina, ma in campo femminile, la migliore delle azzurre è stata Arianna Sighel, giunta in semifinale ma non oltre la nona posizione complessiva.
Se le gare individuali hanno lasciato un po' d'amaro in bocca, quelle a squadre hanno restituito fiducia e prestazioni di grande livello a cominciare dal bronzo nella staffetta mista (già argento ai Giochi Olimpici Invernali di Beijing 2022) infilato al collo dal quartetto formato da Arianna Valcepina, Arianna Sighel, Andrea Cassinelli e Pietro Sighel (oltre a Chiara Betti, che aveva gareggiato venerdì scorso in batteria) che hanno avuto la meglio sul Belgio (quarto).
Luci e ombre, invece, per quanto riguarda l'esito delle staffette maschili e femminili. Nel primo caso la medaglia d'argento rappresenta ugualmente un grande risultato per Andrea Cassinelli, Tommaso Dotti, Luca Spechenhauser e Pietro Sighel (oltre a Thomas Nadalini, presente nelle batterie). Nel secondo Elisa Confortola, Gloria Ioriatti, Arianna Sighel e Arianna Valcepina hanno dato tutto ma non sono riuscite nell'imprese di salire almeno sul terzo gradino del podio. Olanda, Corea del Sud e Canada sono apparse superiori rispetto alle pur coraggiose azzurre.