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Olimpiadi invernali 2022 a Pechino

Scene inaudite a Pechino: inviato trascinato via in diretta TV da una guardia della sicurezza

Il giornalista si trovava nei pressi dello stadio nazionale di Pechino per raccontare la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali, quando durante il collegamento in diretta è stato bruscamente interrotto e portato via senza apparente motivo.
A cura di Paolo Fiorenza
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Le Olimpiadi invernali 2022 hanno visto oggi il loro via ufficiale con la cerimonia di apertura che si è svolta nello stadio nazionale di Pechino, il ‘Nido d'uccello'. Una cerimonia super blindata, visto che alle abituali rigidissime misure di sicurezza cinesi si è aggiunta anche l'ulteriore stretta dovuta alla pandemia da coronavirus. Già nelle ore precedenti l'inizio della sfilata delle delegazioni, l'intera zona del Parco Olimpico dove si trova l'impianto era presidiata come fosse un'installazione militare, non permettendo che passasse uno spillo.

Lo spiegamento delle forze di sicurezza è massiccio, inoltre l'aerea è interamente coperta da videocamere e delimitata da transenne. La circolazione dei veicoli è proibita, con tutti gli incroci pattugliati da polizia e volontari. Quasi un assetto di guerra in cui si è trovata ad operare la stampa, al punto che poco prima della cerimonia si è verificato un episodio mai visto in un contesto olimpico, che ha coinvolto l'inviato della NOS, canale che fa capo alla radiotelevisione di stato olandese.

Il corrispondente del network Sjoerd den Daas è stato bruscamente interrotto da una guardia di sicurezza cinese durante il suo collegamento in diretta con lo studio, dovendo rinunciare a proseguire. Den Daas si trovava vicino allo stadio nazionale di Pechino e mentre stava anticipando cosa sarebbe successo di lì a poco nello show inaugurale dei Giochi, un membro della security si è frapposto tra lui e la telecamera, trascinandolo via di forza. Il giornalista ha provato a resistere, dicendo anche una frase in cinese, ma non c'è stato nulla da fare.

"Ora siamo stati portati fuori di qui. Siamo appena stati espulsi, quindi temo che dovremo tornare da te più tardi", ha detto il corrispondente da Pechino all'attonita giornalista presente in studio, che ha concluso che questa sarebbe stata sicuramente l'opzione migliore. Il caporedattore di NOS Marcel Gelauff ha definito l'episodio "un'illustrazione dolorosa" dello stato della libertà di stampa in Cina: "Sjoerd ha spesso raccontato e dimostrato che è difficile fare il giornalista in Cina. C'è una tendenza di vasta portata a limitare le libertà, e questo potrebbe essere ancora più forte a causa del Covid"

Gelauff ha detto di non capire perché sia ​​intervenuta la guardia di sicurezza: "Non ho ancora parlato con Sjoerd, ma da quello che ho visto nelle immagini non ho avuto l'idea che fosse d'intralcio". Il caporedattore di NOS spera che den Daas e gli altri giornalisti possano svolgere il loro lavoro in libertà: "Alle Olimpiadi, ma anche in altre circostanze". Ed è davvero l'auspicio di tutti.

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