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Perde la medaglia d’oro alle Olimpiadi per un errore allucinante: “Ha sbagliato strada, è pazzesco!”

Un errore incredibile costa una medaglia d’oro praticamente certa alle Olimpiadi di Pechino: sbaglia strada quando è primo con un vantaggio abissale, poi crolla finendo addirittura ottavo.
A cura di Paolo Fiorenza
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Pensavamo di averle già viste tutte in queste Olimpiadi invernali, ma quanto accaduto oggi nel corso della prova conclusiva della combinata nordica dal trampolino lungo, ovvero la 10 km di fondo, è davvero una vicenda assurda, raramente vista a questo livello elevatissimo. Il fuoriclasse norvegese Jarl Magnus Riiber, autentico dominatore della specialità negli ultimi anni, ha infatti sbagliato strada, perdendo il vantaggio con cui era partito nella prova di fondo dopo aver vinto il salto dal trampolino.

Il 24enne campione di Oslo, vincitore delle ultime tre Coppe del Mondo di combinata nonché di 4 medaglie d'oro e 3 d'argento ai Mondiali, aveva dominato la prova di salto nella mattinata italiana piazzando una misura di 142 metri che gli aveva garantito di poter partire – nel successivo segmento di fondo di 10 km – con l'abbondante margine di 44 secondi sui primi inseguitori, la coppia formata dal giapponese Ryota Yamamoto e dall'estone Kristjan Ilves. Seguivano poi, nell'ordine di partenza con distacchi maggiori, il tedesco Manuel Faisst e l'altro giapponese Akito Watabe, particolarmente temibile nel fondo e dal quale doveva maggiormente guardarsi.

L'esultanza di Riiber dopo il salto dal trampolino
L'esultanza di Riiber dopo il salto dal trampolino

Riiber sembrava assolutamente padrone della situazione al termine del primo giro del circuito lungo 2,5 chilometri, sfoggiando un'ottima condizione a dispetto della tegola cadutagli sulla testa al suo arrivo a Pechino, quando era risultato positivo al Covid. Negativizzatosi soltanto due giorni fa, il norvegese non aveva potuto effettuare neanche un allenamento ufficiale nei salti dal trampolino, fino al Trial Round di oggi che aveva certificato che a dispetto del virus era comunque al top. Arrivato dunque al comando alla fine del primo giro, avendo mantenuto il vantaggio sugli inseguitori alle sue spalle, Riiber è andato a destra invece che a sinistra, imboccando la retta d'arrivo che avrebbe dovuto prendere solo al termine dei 10 km.

Riiber realizza che ha sbagliato strada e fa marcia indietro
Riiber realizza che ha sbagliato strada e fa marcia indietro

Per sua sfortuna, il campione norvegese non si è accorto subito del clamoroso errore, ma ha continuato a spingere sugli sci per qualche decina di metri, avvedendosi di aver sbagliato percorso soltanto quando ha girato la curva e davanti a sé ha visto la linea del traguardo. "Ha sbagliato strada Riiber, ha sbagliato strada! Pazzesco! – ha urlato allibito il telecronista di Eurosport – Stava andando verso il traguardo e qui si riapre tutto. Si è perso, clamoroso!". Non è la prima volta peraltro che a Riiber succede una cosa del genere: gli era già capitato da giovanissimo a Lahti, in una prova di Coppa del Mondo che praticamente aveva già vinto.

Ed anche stavolta, per la legge crudele dello sport che non perdona errori così grossolani, Riiber si è visto scivolare tutto dalle mani: non solo il trionfo, ma anche un piazzamento sul podio. Chi era alle sue spalle lo ha messo in vista dopo l'errore, costato una trentina di secondi, ricucendo poi il gap nel prosieguo della prova. Poco più tardi, infatti, il norvegese è stato raggiunto da un gruppetto formato da Faisst, Watabe e dall'austriaco Lamparter, mentre successivamente si facevano sotto anche il tedesco Geiger e gli altri due norvegesi Graabak e Oftebro, apparecchiando un finale davvero emozionante, dal quale tuttavia già si era tirato fuori proprio Riiber.

Sarà stato il contraccolpo psicologico per l'erroraccio o i postumi del Covid che gli hanno presentato il conto, il 24enne ha perso terreno nella seconda parte della prova, crollando negli ultimi due chilometri, quando la lotta per il podio è diventata selvaggia, con una volata a quattro che ha premiato proprio i suoi due connazionali: Joergen Graabak ha vinto l'oro, doppiando il successo dal trampolino lungo di 8 anni fa a Sochi, Jens Luuras Oftebro si è aggiudicato l'argento. Una rimonta davvero eccezionale la loro, che ha restituito il sorriso al clan norvegese. Entrambi hanno acciuffato Watabe poco prima del rettilineo finale e lo hanno battuto in volata, lasciando al 34enne giapponese soltanto il bronzo, quando forse già pregustava il successo. Lui almeno è riuscito a mettere in bacheca una medaglia, mentre invece il povero Riiber è finito ottavo, a 39"8 dal vincitore. Il fatto che a trionfare sia stato il suo amico Graabak è per lui una magra consolazione, all'interno di un ricordo amaro che resterà indelebile.

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