Norvegia travolta dallo scandalo delle tute truccate nel salto con gli sci: doping tecnologico

Il caso delle tute truccate della Norvegia scandisce il nuovo scandalo scoppiato nel mondo dello sport, questa volta nel salto con gli sci. È stato già ribattezzato "doping tecnologico": mette in secondo piano tutto ciò che ha rappresentato l'evento iridato di Trondheim, che ha ospitato i Mondiali di Sci Nordico, e getta un'ombra inquietante sulle tre medaglie conquistate dai norvegesi nella disciplina. Un video e la successiva ammissione di colpa dei vertici della squadra hanno portato alla luce l'imbroglio che era stato messo in atto per agevolare la performance degli atleti soprattutto durante la fase di volo, aiutandoli a ottenere tempi e piazzamenti migliori.
I norvegesi spalle al muro, confessano: "Sì, abbiamo barato"
Le squalifiche di Marius Lindvik (argento) e Johann André Forfang (5°) nella gara del trampolino grande sono state solo la punta dell'iceberg di una vicenda che ha travolto l'intera selezione, al punto che il direttore agonistico Jan-Erik Aalbu, messo spalle al muro, ha dovuto confessare tutto: "Abbiamo barato e non possiamo più convivere con questo peso". Cosa hanno fatto e com'è stato possibile ottenere un ingiusto vantaggio grazie alle modifiche del materiale tecnico? La FIS (Federazione internazionale di sci e snowboard) ha rilevato anomalie nell'abbigliamento degli atleti che costituiscono una palese violazione dei regolamenti.

Come venivano truccate le tute degli atleti scandinavi
Nel caso specifico, ad aggravare la situazione è stato anche un filmato (mostrato da Sport.pl) dal quale si evince che membri dello staff tecnico norvegese (si distingue la figura del capo allenatore, Magnus Breivig) assistono alle modifiche apportate alla conformazione delle tute: una volta scuciti, i pantaloni sono stati rifiniti utilizzando un filo rinforzato e inserendo una fascia rigida nella zona delle gambe. Un espediente per migliorare l'aerodinamica degli sciatori e aiutarli a stabilizzare la postura durante il salto. Come? In buona sostanza, riducendo al massimo l'impatto dell'aria e impedendo ai pantaloni di gonfiarsi nell'esecuzione del gesto tecnico.
Dalle squalifiche alle medaglie a rischio, cosa può succedere
La diffusione della clip ha scatenato un'ondata di proteste e un reclamo ufficiale finito sul tavolo della Federazione che ha aperto un'indagine solo dopo la conclusione della prova di salto con gli sci e aver verificato i risultati ottenuti dai norvegesi. È stato allora che la questione delle tute manipolate ha generato sdegno e vergogna oltre a una serie di provvedimenti disciplinari.
La vicenda di "doping tecnologico" ha destato molto scalpore anche in virtù dei successi – adesso a rischio, compresi i contratti di sponsorizzazione – conseguiti dalla Norvegia stessa che aveva festeggiato per la conquista dell'oro individuale di Lindvik nel trampolino normale, prevalendo sul tedesco Andreas Wellinger (argento) e sull'austriaco Jan Hörl (bronzo); per il bronzo nella gara a squadre maschili e per il metallo più preziosi messo al collo anche nella gara a squadre miste.