“Nessuna guerra in Ucraina”, il messaggio di pace in TV alle Olimpiadi di Pechino diventa virale
Un messaggio di pace sopra i venti di guerra. Arriva da Pechino, dalle Olimpiadi invernali e viene mostrato dall'atleta ucraino Vladyslav Heraskevych al termine della sua ultima prova nella gara di skeleton maschile. Quattro semplici parole "No War in Ukraine" su uno sfondo che richiama i colori della bandiera del proprio Paese. Proprio nello stesso momento in cui la tensione internazionale tra l'Ucraina e la Russia è ai massimi livelli e lo spettro di una guerra è dietro la porta.
La regola 50 della Carta Olimpica non permette che durante i Giochi vi possano essere manifestazioni o propagande da parte degli atleti a scopo politico, religioso o razziale. Nulla di tutto ciò – recita il regolamento – "è consentito in nessun sito, sede o altra area olimpica". Dunque, tecnicamente, Heraskevych ha violato le direttive e potrebbe incorrere in una sanzione da parte del CIO. Ma l'atleta ucraino non se ne importa e non ha pensato alle possibili conseguenze del suo gesto, nato da cuore di un ragazzo che è contro la guerra. "È la mia posizione" ha poi ribadito davanti alle telecamere. "Come tutte le persone normali, non voglio la guerra ma voglio la pace nel mio Paese e voglio la pace nel mondo. È il mio pensiero, quindi mi batto per questo. Combatto per la pace".
Nessun segnale politico particolare, nessun messaggio diretto. Dunque, il CIO potrebbe anche soprassedere per questo gesto arrivato comunque a fine gara e a conclusione delle fatiche olimpiche di Heraskevych. "In Ucraina, è davvero un momento delicatissimo", ha proseguito Heraskevych. "Stanno susseguendosi moltissime notizie su un possibile conflitto, non so cosa accadrà in Ucraina, ma non va bene. Non nel 21° secolo. Lo avevo deciso ancor prima di iniziare le Olimpiadi che avrei mostrato la mia posizione a tutto il mondo". Poi, sull'eventuale conseguenza disciplinare per aver infranto il regolamento: "Mi auguro che le Olimpiadi mi sostengano in questa situazione perché nessuno vuole la guerra. L'ho fatto nella speranza che questo gesto possa aiutare a riportare la pace nel nostro paese".