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Malagò media tra Fontana e la Federghiaccio: “Arianna gareggerà ancora per l’Italia al 100%”

Il presidente del Coni ha parlato al telefono con la campionessa azzurra di short track che nei giorni scorsi aveva paventato la possibilità di gareggiare sotto altra bandiera per i problemi con la federazione. “Non dico che sia stata male interpretata ma non ha avuto la precisione di raccontare il suo stato d’animo”.
A cura di Maurizio De Santis
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La campionessa azzurra di short track, Arianna Fontana, ha parlato con il presidente del Coni, Malagò.
La campionessa azzurra di short track, Arianna Fontana, ha parlato con il presidente del Coni, Malagò.

"Ho parlato con Arianna Fontana e non è discussione che gareggerà per l'Italia". È con queste parole che il presidente del Coni, Giovanni Malagò, mette la parola fine alla querelle che ha visto ancora una volta la campionessa azzurra plurimedagliata di short track mettersi di traverso rispetto alla Federghiaccio, paventando anche la possibilità/opportunità di presentarsi alle prossime Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 con addosso la casacca di un'altra nazionale (gli Stati Uniti).

La perdita di fiducia nei confronti dei vertici istituzionali di riferimento è stata tale da coltivare dentro di sé l'idea dello strappo definitivo: chiudere un capitolo della propria carriera sportiva e della vita per aprirne un altro alla ricerca di qualcosa che in Italia non aveva trovato, non le avevano dato, le avevano negato. Da un lato le sue obiezioni molto forti, dall'altro la posizione federale altrettanto critica espressa con un comunicato severo nel quale si lasciava intendere che ci fosse dell'altro dietro la decisione di Fontana: ovvero, richieste economiche eccessive da parte dell'atleta.

Atleta plurimedagliata, è entrata in aspra polemica con la Federghiaccio.
Atleta plurimedagliata, è entrata in aspra polemica con la Federghiaccio.

Minacce ricevute in pista, clima ostile e comportamenti aggressivi da parte degli "atleti maschi" e quant'altro rientri nel corredo accessorio della denuncia fatta più volta condividendo la propria esperienza sui social network. L'ultima volta, quella del "non posso più accettarlo", ha caricato il messaggio anche con una foto emblematica, mentre era in aereo e partiva dall'America: "Ho deciso di aggregarmi al viaggio che Anthony (il marito allenatore, ndr) aveva già in programma qui – scrisse – per vedere cosa hanno da offrire gli Stati Uniti e Salt Lake City nel caso dovessi continuare il mio viaggio olimpico".

Anno sabbatico. È stata interpretata così la sua assenza dalle piste di ghiaccio ma è stata la stessa Fontana a chiarire che se i pattini sono rimasti slacciati e appesi al chiodo è stato per un altro motivo: per esprimere protesta nei confronti della Federghiaccio, per il trattamento che le sarebbe stato riservato e le decisioni che l'avrebbero penalizzata.

Con il tricolore sulle spalle: secondo il presidente del Coni non c'è pericolo che gareggerà sotto altra bandiera.
Con il tricolore sulle spalle: secondo il presidente del Coni non c'è pericolo che gareggerà sotto altra bandiera.

Il presidente Malagò ha messo mano alla matassa e ha provato a sbrogliarla. Il bandolo è nelle sua mani sperando che adesso il filo non s'aggrovigli di nuovo. "Ci sono delle questioni che vanno circostanziate così che chi deve giudicare lo possa fare. Mi ha chiamato lo scorso fine settimana – ha ammessi il numero uno dello sport italiano a margine della presentazione del Volley-Scuola – e poi ci siamo sentiti diverse volte. Alla fine delle chiamate la figura in Arianna resta al 100%".

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Quale sia stato il contenuto dei contatti lo lascia intendere lo stesso Malagò facendo riferimento ad alcuni aspetti in particolare della vicenda: "Non dico che sia stata male interpretata ma non ha avuto la precisione di raccontare il suo stato d'animo – ha aggiunto il presidente del Coni -. Ne ho parlato anche con il presidente federale, Andrea Gios: se ci sono delle questioni aperte vanno circostanziate. Poi chi deve giudicare farà le sue valutazioni". In un'intervista di qualche mese fa Fontana disse che "aspettava ancora un incontro", magari il prossimo sarà quello giusto. Sancirà la pace oppure solo l'ennesima tregua?

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