Lo sciatore che ha sofferto il congelamento dei genitali in gara: “Il dolore era insopportabile”
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"Dolore insopportabile". A Remi Lindholm bastano queste due parole per spiegare il disagio estremo a cui è stato sottoposto il suo fisico durante una gara di sci di fondo corsa in condizioni estreme per la temperatura estremamente rigida. L'episodio è accaduto tre anni fa, in occasione della Olimpiadi invernali di Pechino: il 27enne finlandese lo ricorda come fosse ieri, tale è stato lo shock subito per resistere al clima proibitivo (per il forte vento e il -17 gradi che rendeva l'aria ghiacciata e tagliente) della 50 km.
Finlandese sofferte per il congelamento dei genitali in gara
Lindholm arrivò al traguardo con il pene congelato, visibilmente provato per la fatica e per la sofferenza alle parti intime che divenne un tormento acuto per le fitte avvertite ai genitali. Dopo aver gareggiato per circa un'ora e 16 minuti esposto a una situazione ambientale di tipo polare, lo sciatore ammise di aver vissuto un incubo a occhi aperti. "È stata una delle peggiori competizioni a cui abbia mai preso parte – ha spiegato ai tabloid -. Quando sono giunto alla fine ero tutto giacchiato".
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Cosa lo ha spinto ad andare avanti e a non ritirarsi? Fermarsi sarebbe stata la scelta peggiore considerate le condizioni meteo. Restare in movimento era l'unica cosa che poteva fare per ‘riscaldarsi'. "Potevo fare solo una cosa: lottare. Ma quando sono giunto al traguardo e il mio corpo ha iniziato a riscaldarsi sono stato malissimo. Il dolore era insopportabile". Gli vennero consegnati una borsa termica e altro materiale di soccorso ma nulla avrebbe mai potuto alleviare le fitte avvertite.
L'esperienza massacrante capitata anche a Calle Halfvarsson
Quella di Pechino non è stata nemmeno la prima volta che Lindholm s'è trovato in una situazione del genere: soffrì dello stesso disturbo anche l'anno precedente, dopo la Coppa del Mondo di Ruka (un piccolo centro finlandese). Fa parte degli inconvenienti e dei rischi del mestiere, gli stessi che hanno messo a dura prova anche lo svedese Calle Halfvarsson, preoccupato per le conseguenze fisiche e per il timore di danni all'apparato riproduttivo.
"Ho dovuto sdraiarmi lì, nella tenda di riscaldamento, e ci vollero una decina di per riscaldarmi le parti intime. Fa così male. È terribile. Sono fortunato che avrò il mio secondo figlio perché sarà dura in futuro se continuerò così".
Le Olimpiadi invernali in Italia nel 2026
Il prossimo appuntamento di rilievo in calendario è rappresentato dalle Olimpiadi invernali del 2026 in Italia che inizieranno il 6 febbraio. Lindholm, che si è piazzato al secondo posto nella Finlandia Ski Marathon Freestyle lo scorso weekend, non è certo che ci sarà. Halfvarsson, invece, ha cerchiato quella data in rosso per un motivo personale particolare: sarà l'ultimo evento di rilievo a cui prenderà parte prima di annunciare il ritiro ai campionati del mondo nel 2027.