La presidente dello sci russo: “Nostra esclusione? Con una bomba su Londra sarebbe già tutto finito”
Una bomba su Londra e gli atleti russi sarebbero stati già riammessi alle competizioni internazionali, ponendo fine al divieto conseguente all'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe di Putin nel febbraio del 2022. Questa è la ‘soluzione' prospettata da Elena Valbe, ex campionessa di sci di fondo ritenuta tra le migliori di tutti i tempi (3 ori olimpici e 14 mondiali, oltre a 5 coppe del mondo), attualmente presidente della Federazione russa di sci. Parole scioccanti, che danno il senso dell'estremismo guerrafondaio propugnato dai più strenui sostenitori di Putin, quale è da anni la Valbe, che si è anche presentata con successo alle elezioni nel partito del presidente.
L'IBU conferma l'esclusione degli atleti russi da tutte le competizioni internazionali
La 56enne è intervenuta alla televisione russa per commentare la fresca decisione presa al Congresso dell'Unione Internazionale di Biathlon tenutosi lo scorso fine settimana a Belgrado. L'IBU ancora una volta ha vietato la partecipazione degli atleti russi a tutte le competizioni di biathlon anche durante la stagione 2024-25: "La decisione del Congresso del 2022 rimarrà in vigore. Ciò significa che gli atleti russi non parteciperanno ad alcuna competizione. Nelle regole IBU non vi è alcuna disposizione sulla partecipazione degli atleti sotto bandiera neutrale".
Esclusa dunque anche la partecipazione a titolo individuale senza i colori dello stato russo, come abbiamo visto per alcuni atleti alle ultime Olimpiadi. È da marzo 2022 che agli biatleti russi e bielorussi è negata la possibilità di gareggiare nelle competizioni IBU ed è stato sospeso anche l'affiliamento delle loro federazioni nazionali.
Elena Valbe: "Se avessimo lanciato una bomba su Londra, ci avrebbero riammesso ovunque"
Una decisione commentata in modo durissimo dalla Valbe, quando le è stato chiesto cosa avrebbe fatto per garantire che gli atleti russi potessero gareggiare a livello internazionale e non solo alle Olimpiadi: "Probabilmente dirò cose che non dovrei dire, ma penso che se avessimo lanciato una bomba seria nel centro di Londra, a quest'ora sarebbe tutto finito, ci avrebbero riammesso ovunque. La lotta della Russia col resto del mondo continua da secoli. Non siamo mai stati amati, anche quando fingevano di farlo. Stanno sempre con un coltello affilato dietro la schiena. Mi piace quando il nostro Paese è forte e probabilmente la nostra forza infastidisce il mondo intero".
La tre volte campionessa olimpica ha poi espresso fiducia che prima o poi la Russia tornerà alle competizioni sportive internazionali, ma questo secondo lei non accadrà presto: "Tutto questo non può andare avanti per sempre, ma non accadrà nulla in tempi brevi. Ci vorrà più di un anno per tornare sulla scena internazionale".