Il Tribunale federale ha l’audio di Arianna Fontana: chi l’ha buttata giù in maniera intenzionale
Un audio segreto, registrato nel corso dell'allenamento durante il quale Arianna Fontana avrebbe subito vessazioni da parte di alcuni colleghi maschi della nazionale di pattinaggio su ghiaccio. È questo il nuovo elemento, la prova chiave presentata da parte della campionessa: nell'estate scorsa, in virtù della mozione, il Tribunale federale ha riaperto per fatti intervenuti successivamente all’episodio (articolo 72, comma 10) il caso che la Procura aveva archiviato in assenza di materiale probatorio tangibile, che non fosse solo la testimonianza diretta dell'atleta.
Cosa c'è in quel file? "Ho altro in mio possesso, la verità verrà a galla", aveva detto a febbraio scorso Fontana. E ora quell'appunti raccolto può essere dirimente: ci sarebbero le voci degli autori del trattamento anti-sportivo nei confronti della collega, quei gesti li avrebbero commessi in maniera intenzionale. Al punto da portarla a parlare di "ambiente tossico", così l'olimpionica ha definito l'atmosfera in seno allo short track ricordando (anche) quella volta che finì contro la balaustre a 50 all'ora e la caviglia si gonfiò.
Il cerino adesso è in mano ai giudici che hanno recepito il materiale probatorio arricchito da quel file che sarebbe dirimente sulle posizioni di Dotti e Cassinelli (ne dà notizia il Corriere della Sera). Le strade sono due: proscioglimento da ogni accusa oppure condanna per i due connazionali che, per aver violato l'articolo 1 del Regolamento di giustizia, rischiano una pena lieve (diffida) o addirittura sanzioni moto gravi che metterebbero fine alla loro carriera (radiazione).
Cosa vuole ottenere Arianna Fontana? Il fatto che sia stata accettata come parte del processo (nonostante l'eccezione sollevata nei suoi confronti) fa sì che il suo nome figuri nel procedimento anche se non sarà ascoltata come teste. Non è solo un punto a suo favore ma anche la conferma del diritto soggettivo di prendere parte a un procedimento che la riguarda personalmente per ottenere una forma di indennizzo anzitutto morale: ovvero, che sia fatta finalmente chiarezza su episodi rimasti sotto traccia almeno fino a quando non è stata la stessa Fontana a scoperchiare la vicenda.
La prossima udienza è fissata per metà gennaio (il 16 oppure il 17), quando saranno ascoltati altri testimoni. Entro la primavera dovrebbe arrivare la sentenza che, in un modo o nell'altro, farà da linea spartiacque per il futuro di Arianna Fontana.
Alle Olimpiadi invernali di Pechino aveva conquistato l'11ª medaglia della carriera diventando anche l'atleta italiana più vincente ai Giochi. Quattro anni dopo, in vista dell'appuntamento iridato di Milano-Cortina 2026, ancora non si sa se vi parteciperà sotto l'insegna tricolore o, addirittura, statunitense (grazie alla nazionalità del marito).