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Campionati mondiali di sci alpino 2021 a Cortina

Il momento giusto per Paris: dopo la vittoria a Garmisch hanno tutti di nuovo paura di lui

Poco più di un anno fa Dominik Paris si rompeva il crociato anteriore del ginocchio destro con annessa microfrattura della testa del perone. Ha iniziato questa stagione per ritrovare sensazioni fisiche e mentali e la prova di Garmisch, in cui ha vinto in Discesa libera per la rima volta quest’anno, è l’antipasto perfetto per dire la sua anche ai Mondiali di Cortina.
A cura di Jvan Sica
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Il 21 gennaio 2020 Dominik Paris era in piena corsa per la Coppa di specialità di Discesa Libera, poteva giocarsi le sue chance per quella di Supergigante, aveva conquistato due secondi posti nelle prove veloci di Lake Louis a inizio stagione, aveva come ormai gli succedeva da anni dominato la Stelvio, vincendo due Discese libere consecutive, pochi giorni prima era arrivato alle spalle solo di Beat Feuz nella Discesa di Wengen. Per tutte queste ottime ragioni, lottava con Kilde (che poi la vincerà), Kristoffersen e Pinturault addirittura per la Coppa del Mondo generale.

Il 21 gennaio 2020 Dominik Paris è sulla pista di Kirchberg per allenarsi in Supergigante perché nel fine settimana ci sarebbe stata la Streif di Kitzbühel da affrontare. Ma durante quell’allenamento il miglior sciatore italiano in quel momento e uno dei migliori del Circo bianco si rompeva il crociato anteriore del ginocchio destro con annessa microfrattura della testa del perone. Finita la stagione e la lotta per tutte le Coppe.

È importante descrivere dettagliatamente la situazione di Dominik Paris un anno fa perché ragionare sull’oggi è molto più facile. Dopo un infortunio del genere non si torna mai al 100% in tempi rapidi. E così è stato anche per Paris che ha iniziato questa stagione prima di tutto per riaccordare la sua testa, perché volare di nuovo a più di 100 km orari non è facile dopo che hai provato quel tipo di dolore, e poi anche il suo corpo, che era arrivato a una potenza ed elasticità tali che solo il pensiero di dover fare tutto daccapo fa imbestialire.

I risultati iniziali in questa stagione sono stati per forza di cose poco notevoli, ha dovuto dire arrivederci alla Stelvio, dopo che era riuscito a vincere in Discesa su quella pista per quattro volte consecutive. Le prestazioni però sono cresciute nel corso del tempo e le due prove di Kitzbühel hanno portato un podio nella prima discesa, terzo dietro Feuz e Mayer, e un settimo nella seconda Discesa consecutiva.

A tre giorni dalla partenza dei Mondiali di Cortina la Discesa di Garmisch era il banco di prova più importante per un’atleta che vuole dire la sua nella competizione più importante dell’anno. Era quella la Discesa in cui Dominik doveva dimostrare prima di tutto a se stesso che poteva davvero competere nella prova mondiale. La frase più ricorrente usata da giornali e sui social media dopo la prova di venerdì scorso è stata: “Paris è tornato”, perché è riuscito a vincere di nuovo, mettendosi alle spalle lo svizzero Beat Feuz, che aveva vinto le due Discese di Kitzbühel ed è in grande forma, gli austriaci Matthias Mayer e Max Franz e al quinto posto un altro azzurro che è salito velocemente di condizione, Christof Innerhofer, pure lui in lizza per una medaglia ai Mondiali anche in Supergigante. Insieme a questi il 14 febbraio lotteranno per la vittoria in Discesa anche Carlo Janka e Johan Clarey, ma dopo il ruggito di Garmisch adesso hanno di nuovo tutti paura di Dominik Paris.

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