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Hakala paralizzata dopo un incidente di gioco, dramma nell’hockey: a stento muove le mani

Sanni Hakala, 26 anni, ha conquistato 2 medaglie di bronzo alle Olimpiadi invernali del 2018 e del 2022 con la Finlandia e un argento ai Mondiali. Ma adesso teme di dover passare il resto della sua vita su una sedia a rotelle per una lesione al collo.
A cura di Maurizio De Santis
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Sanni Hakala, 26enne finlandese, semi-paralizzata dopo l'incidente di gioco.
Sanni Hakala, 26enne finlandese, semi-paralizzata dopo l'incidente di gioco.

Paralizzata dal petto in giù. A stento riesce a muovere le mani. Ed è (forse) destinata a non alzarsi più dalla sedia a rotelle. La carriera di Sanni Hakala, 26 anni, giocatrice finlandese di hockey su ghiaccio del club svedese HV71, è finita in maniera traumatica. Un grave incidente di gioco subito durante la partita contro il Djurgården le ha cambiato per sempre la vita: ha riportato serie lesioni al collo dopo essere andata a sbattere contro il palo di una porta. Un episodio che rinfocola la polemica sulla sicurezza e sulle attrezzature che indossano gli atleti anche alla luce della morte di Adam Johnson per una ferita alla gola provocata dalla lama di un pattino.

Lo shock emotivo è stato fortissimo, le stessa non riesce a spigarsi cosa sia successo e come sia stato possibile che quell'urto abbia avuto effetti così devastanti sul suo fisico. "Non riesco a capire cosa mi è accaduto e non pensavo che l'impatto con il palo potesse avere conseguenze di questo tipo – ha ammesso Hakala su Instagram -. Non solo devo smettere di giocare a hockey, che è stata una parte importante della mia vita per anni, ma potrei restare in carrozzina per il resto della mia vita".

Buona parte del suo corpo non risponde più. Muove parzialmente le braccia e le mani. In una frazione di secondo è passata dall'agonismo che mette nelle gare alla disperazione profonda per i danni subiti. Ci sono un prima e un dopo l'impatto fatale che le provocano angoscia e dolore per la consapevolezza della propria condizione e di un futuro che nemmeno riesce a immaginare.

Hakala era diventata un punto fermo della selezione finlandese con la quale nel 2018 e nel 2022 conquistò un bronzo alle Olimpiadi invernali nel 2019 un argento al Campionato mondiale femminile IIHF. In Svezia aveva trovato la sua seconda casa sportiva dopo essersi formata giocando in squadre maschili fino all'età di 15 anni: quell'esperienza le fece da trampolino di lancio, firmò con il JYP Jyväskylä e debuttò nella massima serie di hockey femminile in Finlandia. Adesso non sa più cosa sarà di lei. Oppure sì e avverte un senso si vuoto incolmabile dentro di sé. Non è un brutto incubo, è la vita cruda e spietata che vede dinanzi a sé, a occhi aperti.

"È la partita più dura della mia vita – ha aggiunto la giocatrice -. So di contare sul sostegno della mia famiglia lungo questo percorso che mi aspetta. Non so cosa farò dopo, la mia carriera finisce qui. Adesso devo concentrare tutte le mie energie sulla riabilitazione in modo da poter recuperare al meglio. Questa situazione è terribile ma non ho paura di affrontarla".

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