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Olimpiadi invernali 2022 a Pechino

Gli effetti sugli atleti dei letti magici alle Olimpiadi di Pechino: “Ne sono ossessionata”

I letti nelle stanze del villaggio olimpico di Pechino sono comodissimi per riposare. I video con tanto di recensioni da parte di alcuni atleti hanno svelato cosa li rende così “magici”: dietro tanto comfort c’è un segreto tecnologico.
A cura di Maurizio De Santis
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I letti hi-tech del vilaggio olimpico di Pechino hanno riscosso consensi da parte degli atleti.
I letti hi-tech del vilaggio olimpico di Pechino hanno riscosso consensi da parte degli atleti.
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Schiacciare un pisolino oppure riposare di notte sui letti hi-tech del villaggio olimpico di Pechino è un'esperienza mistica, tale è la comodità il relax che riescono offrire. Altro che giacigli di cartone come quelli sistemati nelle stanze allestite in occasione dei Giochi di Tokyo. Non c'è paragone quanto a elasticità, morbidezza e capacità di leggere la forma del corpo al punto da memorizzarne il profilo, regalando sensazioni piacevolissime agli atleti che vi si stendono.

Più spartani ed essenziali quelli nel Sol Levante, resistenti abbastanza anche da non cedere rispetto alle sollecitazioni più insistenti… "sono anti-sesso", è la battuta che circolò allora: una fake news smentita dai video degli stessi atleti che testarono l'alcova saltandoci sopra (il primo a farlo fu un ginnasta irlandese) per mostrare che sul talamo di cellulosa non avrebbero corso rischi di alcun tipo. Confortevoli fino all'inverosimile quelli utilizzati per accogliere le delegazioni dei diversi Paesi al di là della Grande Muraglia, ma c'è un segreto.

Uno dei letti che fanno parte dell'arredamento allestito per le stanze che accolgono gli atleti a Pechino.
Uno dei letti che fanno parte dell'arredamento allestito per le stanze che accolgono gli atleti a Pechino.

Provare per credere. I video con tanto di recensioni da parte di alcuni atleti lo hanno svelato, raccontato, spiegato partendo da un telecomando. Lo impugnavano due concorrenti del Team Usa, l'una in gara nello snowboard (Tessa Maud) e l'altra nello slittino (Summer Britcher). Il resoconto è stato unanime: basta premere un tasto per attivare la funzione giusta, sistemare la rete nella posizione più gradita per assicurarsi notti e sogni d'oro.

"Adoro questo letto, ne sono ossessionata", le parole della snowboarder che ha avuto modo di apprezzare i benefici della posizione a forma di M: testa e piedi sollevati così da restare rannicchiati nel materasso. "La scorsa notte ho dormito in modalità a gravità zero ed è stato fantastico – ha spiegato Maud in un video condiviso su Tik Tok -. Non mi sono mai svegliata e ho dormito dalle 19:30 fino alle 5 del mattino. È comodissimo". Le sue frasi si sono rivelate la migliore pubblicità possibile per la Casa produttrice che ha deciso di premiare tanta soddisfazione con un regalo speciale: le spediranno qualche modello a casa.

I letti di cartone che sollevarono le proteste da parte degli atleti perché giudicati scomodi.
I letti di cartone che sollevarono le proteste da parte degli atleti perché giudicati scomodi.

Sul display c'è anche un'altra combinazione speciale: la modalità respirazione con entrambi i lati del letto sollevati. Una delle otto impostazioni a disposizione degli atleti che, a seconda delle preferenze/esigenze personali, possono scegliere in base a una serie di inclinazioni ortopediche. "In questo momento sono in modalità Zero-G ed è fenomenale", ha ammesso Brichter ribadendo il concetto che non c'è affatto paragone rispetto ai letti di Tokyo. Così duri, compresi i cuscini, da rendere l'esperienza del sonno "brutale".

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