video suggerito
video suggerito
Olimpiadi invernali 2022 a Pechino

Federico Pellegrino alle Olimpiadi di Pechino 2022 con la sua alleata speciale: la strategia

La gara di Sprint a tecnica libera uomini di Pechino 2022 sarà una delle gare più attese delle Olimpiadi. Federico Pellegrino deve difendere l’argento di Pyeongchang 2018 contro un Klaebo ancora più forte di quattro anni fa. Insieme a lui tanti altri avversari, ma Pellegrino ha una capacità analitica di leggere la gara che altri non hanno.
A cura di Jvan Sica
98 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Federico Pellegrino è uno degli atleti più intelligenti dell’intero sport azzurro, non solo dello sci di fondo o delle discipline invernali. Ha un’intelligenza viva quando parla, riuscendo a discutere di questioni legati allo sport in generale che i dirigenti dello sci di fondo, uno degli sport più malandati e con poco appeal tra le discipline invernali di oggi, dovrebbero sempre appuntarsi, ma questa sua grande intelligenza è evidente soprattutto nella capacità di analizzare le gare di sprint metro dopo metro, riuscendo spesso a battere atleti molto più giovani, forti, veloci e in forma di lui grazie a strategie studiate al millimetro e perfette per i diversi setting di gara e di neve.

Per la gara di sprint alle Olimpiadi, la cui finale si terrà alle 13 ore italiane (ore 20.00 locali) di martedì 8 febbraio presso il National Cross Country Skiing Centre di Zhangjiakou, ci vorrà una strategia elaborata e geniale perché gli avversari che dovrà affrontare Federico Pellegrino hanno dimostrato in questo ultimo anno di essere davvero in palla.

Chi è Federico Pellegrino, dagli esordi nello sci alla Coppa del Mondo

Originario di Nus, la sua avventura nel mondo dello scii inizia da giovanissimo, partecipando a due edizioni dei Mondiali Juniores. Il suo terreno di caccia sono le sprint e predilige le sprint a tecnica libera, proprio la tecnica con cui si gareggerà a Pechino.

All’inizio della sua carriera le sprint erano un bell’enigma per tutti e non c’era un punto di riferimento stabile. Pellegrino era giovane, iniziava a vincere, ma spesso arrivava dietro ad atleti più esperti e pronti di lui in quella determinata fase di carriera. Parliamo soprattutto di norvegesi, come Eirik Brandsdal e Ola Vigen Hattestad o il russo Nikita Krjukov.

Nel 2016 però Pellegrino ha raggiunto una certa maturità atletica, è diventato molto più esperto in una gara in cui appunto l’elemento strategico è fondamentale e ha vinto la Coppa di specialità, vincendo ben 5 gare individuali e anche lo Sprint a coppie di Planica con Dietmar Nöckler.

Passa un anno e in Coppa del Mondo si affaccia un ragazzo norvegese di 20 anni, Johannes Høsflot Klaebo e cambia tutto. Nel 2017 vince la Coppa di specialità nello sprint e Federico Pellegrino, continuando a vincere ancora delle gare, deve però inchinarsi spesso di fronte a questo nuovo modello di fondista, creato per lo sprint con un’accelerazione e doti di recupero dagli sforzi davvero clamorosi.

La partecipazione alle Olimpiadi di Pyeongchang del 2018

Quando i due arrivano alle Olimpiadi di Pyeongchang del 2018, la loro sfida è uno degli eventi più interessanti dello sci di fondo. Si corre in tecnica classica e Klaebo, già forte di suo, è ancora più avvantaggiato. Federico Pellegrino è attaccato da tutti i fronti. Non solo c’è il quasi imbattibile norvegese, ma in quella tecnica può essere battuto anche dal russo Aleksandr Bolshunov, dallo svedese Oskar Svensson, dall’altro norvegese Pål Golberg. Gli sfidanti sono tanti e proprio perché alla fine arriva una medaglia d’argento dietro Klaebo, quella gara deve essere ricordata come una delle più grandi imprese di quell’Olimpiade per lo sport azzurro.

Federico Pellegrino alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022

Dopo quattro anni, in Cina, si ritorna a gareggiare e lo si fa nella tecnica preferita da Federico Pellegrino. Ma quattro anni contano. Soprattutto in questa stagione, dopo le precedenti molto strane per via del Covid, si è visto come Pellegrino avesse una marcia in meno rispetto agli anni scorsi, anche se viene dalla vittoria della Coppa di specialità dello scorso anno (anno però appunto falcidiato dal Covid).

Quest’anno Klaebo ha davvero deciso di disintegrare la concorrenza, vincendo quattro sprint (perdendo solo la prima della stagione a Kuusamo ai danni del russo Aleksandr Terent'ev) e aggiungendovi anche vittorie nelle gare di distanza e quella del Tour de Ski, dominato contro avversari molto forti. In questo momento Johannes Høsflot Klaebo, un atleta che terminerà la carriera come uno dei migliori fondisti di tutti i tempi, è nel massimo della forma possibile. In poche parole inavvicinabile. Non è più una probabile sfida a due come in Corea del Sud, oggi gli avversari di Pellegrino per il podio sono tanti e in grande forma.

Abbiamo però la speranza, la bella speranza di cui parlavamo all’inizio. Federico Pellegrino ha un’intelligenza fuori dal comune e siamo sicuri che abbia costruito questa stagione per arrivare nella forma migliore alle Olimpiadi. Se a questo uniamo la sua intelligenza strategica, ancora più importante in un contesto di gara e di neve sconosciuto come quello cinese, è evidente come la speranza sia ben riposta e ancora pulsante.

Nella gara dove tutto si risolve in pochi minuti e si esaltano le energie esplosive dei fondisti, spesso a vincere è la capacità analitica di leggere la corsa. Ed è probabile che in una gara olimpica serva ancora di più. Se davvero sarà così, Federico Pellegrino sarà lì che aspetta il suo momento per vincere ancora.

98 CONDIVISIONI
185 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views