Federica Brignone al posto di Jannik Sinner al Festival di Sanremo: “La differenza tra me e lui”
Federica Brignone sul palco del Festival di Sanremo 2024. È la sportiva azzurra di punta che Amadeus è riuscito a convincere dopo aver incassato il diniego di Jannik Sinner. Il tennista trascinatore dell'Italia in Coppa Davis, il talento 22enne che ha conquistato gli Australian Open (primo slam della carriera) e inflitto sconfitte cocenti a Djokovic e a Medvedev (entrambi molto provati, il russo non prenderà parte al torneo di Rotterdam) ha preferito non accettare l'invito.
"Rifiutare è una scelta difficile – ha aggiunto la discesista -, ma da atleta capisco perché lo ha fatto. Hai il tuo programma di lavoro e vuoi concentrarti solo su quello. Nel mio caso la proposta è caduta bene, perché sono riuscita a organizzarmi in modo da esserci. Jannik è giovane, avrà altre occasioni".
Qual è stata la sua reazione quando l'hanno informata? Nella sua risposta c'è la differenza di approccio differente (ma non di certo sbagliata) tra la Brignone e Sinner. "Quando me l'hanno detto la prima cosa che mi è venta in mente è stata: aiuto! sono impegnata con gli allenamenti e con le gare… poi ho pensato che sarebbe stata l’occasione per vivere un’esperienza unica".
In quel caleidoscopio di emozioni che rappresentano situazioni del genere, Brignone non si perde. Bussola per l'orientamento è quel che sente dentro, com'è e com'è sempre stata. Ecco perché, nel momento più doloroso per Sofia Goggia anche sotto il profilo emotivo, la sciatrice valdostana fa un cenno molto bello quando, parlando all'Ansa della sua partecipazione all'evento canoro di quest'anno, dedica all'amica-nemica un incoraggiamento. "Mi dispiace tantissimo per Sofia, spero che andrà tutto bene – ha ammesso -. Ma lei è una tosta. È tornata tante volte e sono convinta che ce la farà anche questa volta".
L'azzurra ha una placca e sette viti applicate alla gamba destra. Il brutto infortunio in allenamento (frattura di tibia e malleolo) l'ha costretta all'operazione per la riduzione della lesione che s'è procurata inforcando una delle porte del tracciato. La campionessa bergamasca dovrà restare fuori per un bel po', almeno quattro mesi, e avere una pazienza biblica prima di ristabilirsi e tornare in pista. "Mi rialzerò!", sono state le parole pronunciate dopo la diagnosi che non ha lasciato scelta e l'intervento subito.
La riflessione sulla connazionale che, come lei, ha conquistato il più alto numero di vittorie in Coppa del Mondo (24) si allarga e, alla luce di quanto accaduto, prende in esame anche gli infortuni che hanno colpito altre protagoniste del circo bianco. "Quest’anno purtroppo non solo a lei – ha aggiunto Brignone -, ma anche a tanti big della mia disciplina è capitato di farsi male, penso a quello che è successo a Kilde e a Mikaela Shriffin. È terribile, anche perché quando ti capitano certe cose è come se ti crollasse il mondo addosso".