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Olimpiadi invernali 2022 a Pechino

Dominik Paris per la storia: dall’infortunio alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022

Dopo l’infortunio al ginocchio del gennaio 2020, Dominik Paris è ripartito con cautela e adesso, dopo la vittoria sullo Stelvio e il terzo posto di Wengen, sembra aver raggiunto un buono stato di forma. Se a Pechino arriva in forma, ci sono un SuperG e una Discesa che lo aspettano per entrare nella storia.
A cura di Jvan Sica
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L’infortunio che nel gennaio del 2020 ha fermato Dominik Paris è paragonabile a un treno che deraglia mentre corre a tutta velocità. Il Paris del 2018-2019 è stato esaltante e aveva posto le basi per un quadriennio olimpico di altissimo livello. In quella stagione vinse la Coppa di specialità in Supergigante, fu secondo in quella di Discesa libera alle spalle dello svizzero Feuz e ottenne scalpi davvero prestigiosi. Ora alle Olimpiadi di Pechino 2022 lo sciatore azzurro vuole dimostrare di aver ritrovato la sua forma fisica, sperando di riuscire a salire sul podio olimpico.

Dalla vittoria a Bormio all'oro ai Mondiali di Are

Vinse sullo Stelvio a Bormio sia in Discesa che in SuperG, sulla mitologica Streif di Kitzbühel, sull’Olympiabakken di Lillehammer e anche nelle finali di Andorra riuscì a imporsi sia in Discesa che in SuperG. Era il re della velocità maschile e niente sembrava poterlo limitare, tanto è vero che si iniziò a parlare di Coppa del Mondo generale se solo il calendario fosse stato più equilibrato e con meno gare adatte agli specialisti tecnici. Anche ai Mondiali di Åre del 2019 impose la sua legge: vittoria e oro mondiale in SuperG, a cui aggiungere un sesto posto in Discesa e un nono in Combinata.

La Coppa del Mondo successiva parte di nuovo molto bene, con un secondo posto in Discesa e in SuperG a Lake Louis e una doppietta storica sullo Stelvio. Paris aveva vinto per la quinta volta su quella pista, divenendo il primo sciatore della storia a riuscire in una simile impresa. In quel momento, 29 dicembre 2019, Dominik Paris era in vetta alla classifica di Coppa del Mondo. Il 18 gennaio 2020 va a Wengen per la Discesa libera, dove conquista un ottimo secondo posto dietro Feuz, a sua volta quasi imbattibile sulla Lauberhorn e si sposta nei pressi di Kitzbuehel per preparare il doppio appuntamento veloce sulla Streif.

L'infortunio e il terzo posto a Wengen

Il 21 gennaio, mentre si allenava a Kirchberg, una località a poca distante pista austriaca, cade in una curva e si rompe il crociato anteriore del ginocchio destro, riportando anche una microfrattura della testa del perone.

Fine del sogno molto lontano in realtà di una Coppa del Mondo generale, fine della rincorsa alla doppia Coppa di specialità nelle discipline veloci, fine anche della grande brillantezza fisica che lo stava portando di rincorsa ai due grandi appuntamenti del biennio successivo, i Mondiali di Cortina del 2021 e le Olimpiadi di Pechino del 2022. In realtà poco dopo l’infortunio di Paris l’intero mondo si ferma, perché tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo del 2020 arriva la pandemia da Covid 19 e Dominik Paris ne approfitta per tornare con grande calma nella stagione successiva.

La Coppa del Mondo 2020-2021 non poteva essere per forza di cose una stagione scintillante per lui. Torna a sciare in Val d’Isere ma deve mettere di nuovo a regime il suo potente motore per essere competitivo. Ottiene dei piazzamenti a ridosso del podio, ma la sua più bella impresa è la vittoria su un’altra pista mitica, la Kandahar di Garmisch-Partenkirchen, dominata in Discesa.

Ai Mondiali casalinghi era in cammino per uno stato di forma buono e non è riuscito ad andare oltre il quarto posto in Discesa e il quinto in SuperG. All’inizio di questa stagione l’attesa più appassionata dei tifosi italiani riguardava proprio lui. Era l’anno olimpico e si voleva capire a che punto era Dominik Paris. Tornare alla forma del 2019 era un miraggio o un traguardo possibile? In questo senso Dominik ci vuole tenere ancora con il fiato sospeso perché ci sono state prove poco positive, soprattutto a inizio stagione, mentre ha vinto di nuovo sulla Stelvio (sesta volta, superando anche le cinque volte di Didier Cuche sulla Streif di Kitzbuhel), per poi bissare subito il podio con un terzo posto a Wengen.

Dominik Paris alle Olimpiadi Invernali di Pechino

Lo stato di forma sembra crescere e Pechino arriva con il suo carico di incertezze e opportunità. La pista è sconosciuta, la neve non da punti di riferimento e gli avversari sono tanti, dagli austriaci Mayer e Kriechmayr, allo svizzero Beat Feuz, tutti e tre sempre presenti, dal norvegese Kilde, in grande forma, allo svizzero Marco Odermatt, uno così talentuoso e in fiducia che può vincere tutte le gare che ci sono in cartellone.

Dominik Paris, se abbiamo capito qualcosa di lui in questi anni, si è preparato a puntino per la gara della vita. L’appuntamento è per il 6 febbraio in Discesa, prima gara del programma dello sci alpino e per martedì 8 febbraio in Supergigante, entrambi alle 11 ore locali. Noi ci saremo, assonnati in una notte in bianco (partenza ore 4 italiane), ma ci saremo.

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