Cosa aspettarci dalla nuova stagione di sci alpino (trascinata sempre dalle nostre donne)
La Coppa del mondo di sci alpino 2022-2023 inizia ma non parte, in un puro stile al limite del comico a cui ci sta abituando la Federazione Internazionale in questi anni. Per la pioggia incessante evidentemente prevista per oggi a Sölden, il primo Gigante femminile non si è disputato con la possibilità però di recuperarlo.
Non ha iniziato quindi nei tempi concordati una stagione del Circo bianco che ancora una volta vedrà dei punti di riferimento stabili, anche perché gli atleti con maggiori possibilità di vittoria sono nel pieno della loro carriera agonistica, alcuni sfidanti ancora più agguerriti e due squadre italiane di grandissimo livello in quasi tutte le specialità per le donne, mentre per gli uomini quest’anno si rischia di andare peggio degli anni scorsi se non tiene botta qualche grande vecchio o non esploda definitivamente qualche promessa per adesso mantenuta solo parzialmente.
Tra le donne Mikaela Shiffrin, che ha ancora 27 anni nonostante sembri sia in pista da sempre, è la favorita assoluta per la Coppa generale, con possibilità addirittura accresciute da quando si è finalmente deciso di equiparare il numero di gare di velocità con quelle tecniche per non favorire una specialista singola. Quest’anno ci saranno 11 discese libere, 8 supergiganti, 10 slalom giganti, 11 slalom speciali, 1 slalom parallelo e la campionessa americana può dire la sua in ognuna di esse. A sfidarla altre atlete brave in più discipline, come Michelle Gisin e Lara Gut, e soprattutto grandi specialiste delle prove tecniche come Petra Vlhová e la regina del Gigante, la svedese Sara Hector.
E poi c'è la nostra squadra, che schiera tre stelle: Sofia Goggia, Federica Brignone e Marta Bassino. Daremo filo da torcere in ogni gara, perché insieme alle tre campionesse abbiamo anche sciatrici stabili nei posti che contano e possono assestare un colpo quando trovano la giornata giusta. Tra queste Nadia Delago, bronzo olimpico a Pechino ed Elena Curtoni, lo scorso anno seconda nella Coppa di Gigante dietro Brignone. Ogni gara per noi è da seguire e si spera che inizino a crescere in maniera decisa anche le più giovani, soprattutto nello Slalom speciale dove siamo completamente scoperte. Aspettiamo progressi da parte di Lara della Mea e Anita Gulli in questa che può essere la loro stagione decisiva.
Tra gli uomini probabile che ci sia ancora meno concorrenza rispetto alle donne. Vedere Marco Odermatt non vincere la Coppa del mondo generale sembra francamente difficile. Eccezionale in Gigante e Supergigante, l'austriaco può vincere anche in Discesa e i 467 punti di differenza con il secondo in classifica nella Coppa generale dello scorso anno, il norvegese Kilde sono lì a dimostrare la sua forza. Nelle gare veloci la sfida sarà con lo stesso Kilde, lo svizzero Feuz e i sempre presenti Mayer e Kriechmayr, in quelle tecniche invece altri avversari come Kristoffersen, Pinturault, Feller.
Potremmo vedere grande gioventù al potere nello Slalom speciale, in quanto promettono scintille Lucas Braathen e Atle Lie McGrath, entrambi norvegesi e classe 2000, e il classe 1996 svizzero Loïc Meillard. A questi poi sempre nello Speciale bisogna aggiungere una lista di specialisti infinita, da Noël a Jakobsen, passando per Ryding e Strasser, che rende queste gare davvero spettacolari e imprevedibili. Anche noi scendiamo in campo con tanti giovani che in questa stagione devono iniziare a dire a cosa vogliono puntare.
Il faro nello Slalom speciale è Alex Vinatzer, un atleta che ha dimostrato di poter competere per vincere ma deve imparare ad essere continuo. Insieme a lui due atleti che aspettiamo con una discreta dose di ansia: Giovanni Franzoni, tre ori ai Mondiali juniores, bravo soprattutto nelle gare veloci ma capace di dire la sua anche in Gigante, e Filippo Della Vite, argento ai Mondiali juniores in Gigante e bravo nelle specialità tecniche.
Per nostra fortuna poi, non di sola speranza vive la squadra italiana perché c'è ancora Dominik Paris, capace di essere sempre tra i migliori anche dopo l'infortunio, Luca de Aliprandini spesso in lotta per il podio nel suo Gigante, e grandi "vecchi" come Giuliano Razzoli, Stefano Gross, Matteo Marsaglia e Christof Innerhofer. Piccola curiosità: per la prima volta ci saranno quattro Discese libere, due per gli uomini e due per le donne, che partiranno in uno stato, in Svizzera a Zermatt e finiranno in un altro, in Italia a Cervinia.
Sarà una stagione interessante anche per i Mondiali che ci saranno in febbraio a Courchevel e perché si potrà già iniziare a immaginare quali saranno le grandi sfide del futuro, che ci porteranno alle Olimpiadi di Milano/Cortina 2026, in cui noi vorremmo avere una grande squadra con punte in ogni specialità.