Coppa del Mondo di sci nel caos, annullata la prova femminile: un disastro annunciato un anno fa
Non c'è pace per la Coppa del Mondo di sci 2023-2024 che non riesce a prendere il via sulle nevi della Valtournenche dove il maltempo la fa ancora una volta da padrone obbligando l'organizzazione ad annullare la prima prova di discesa femminile, cancellata definitivamente dopo un primo tentativo di rinvio. La decisione è arrivata dopo l'annullamento delle due gare maschili che era avvenuta nello scorso weekend. Un incubo che pare senza fine ma che già un anno fa aveva messo in ginocchio la Coppa del Mondo, proprio in questo periodo, e che poteva essere evitato.
Non accennano a terminare i problemi per le gare di Coppa del Mondo sulla discesa di Zermatt/Cervinia che nella mattinata di oggi, mercoledì 15 novembre, ha portato ad annullare, in modo definitivo, tutto il programma che prevedeva il training oggi e poi le gare verso il clou nel fine settimana. A non permettere di scendere in pista è stato il fortissimo vento e la presenza di troppa neve fresca. L'organizzazione non ha potuto fare altro, provando fino all'ultimo strade alternative: inizialmente si era deciso di ritardare il programma della prova, tuttavia è stata poi inevitabile una cancellazione definitiva e le previsioni meteo per i prossimi giorni non lasciano sperare nulla di positivo essendo attese nuove pensati precipitazioni tra giovedì e venerdì.
"Le condizioni meteorologiche non consentono alcuna attività sul percorso di gara" ha dovuto alla fine comunicare la Fis che adesso ha posto un enorme punto interrogativo sulle gare del fine settimana visto che per regolamento internazionale, è necessario concludere almeno una prova prima di disputare le discese ufficiali. Ma oramai mercoledì tutto è stato depennato dal calendario: il training avrebbe dovuto prendere il via alle 11,45 con Isabella Wright e Breezy Johnson ad aprire la discesa per poi vedere in azione la svizzera Priska Nufer e quindi le nostre azzurre, da Federica Brignone a Sofia Goggia, Corinne Suter e Ilka Stuhec. Invece non accadrà nulla di tutto ciò. L'unica consolazione è che l'organizzazione ha comunicato agli appassionati, "possessori dei biglietti per la discesa libera maschile dell'11 e del 12.11.2023 che i biglietti saranno completamente rimborsati secondo i termini e le condizioni. Sarete contattati direttamente via e-mail"
E non è la prima volta che ciò accade e non ci si riferisce solamente a quanto è avvenuto non meno di sette giorni fa quando, sempre per le condizioni avverse del tempo, in campo maschile le due gare e due delle tre prove cronometrate erano state tutte cancellate. Scatenando polemiche e critiche ad una organizzazione che non ha per nulla imparato dai propri errori. Ci si riferisce infatti a quanto era già accaduto esattamente 12 mesi fa, quando a fine ottobre 2022 saltò ancora una volta il ‘banco' sulla discesa della Gran Becca. "Questa gara non ha futuro, bisogna riprogrammare questi tipi di eventi in altri momenti dell'anno" aveva sentenziato la "sibilla" Johan Clarey, ex campione olimpico francese e già medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino. Che aveva ricevuto il consenso di Franz Julen, il presidente del Comitato Organizzatore dell'evento: "Non si può ignorare il cambiamento climatico, quindi siamo aperti a trovare altre date in accordo con la Fis". Questo nell'ottobre 2022. A novembre 2023 si è di nuovo punto e a capo.