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Come sta Sarrazin a 3 settimane dalla brutale caduta di Bormio: “Progredisce ma non ci sono garanzie”

Cyprien Sarrazin “progredisce, gli permetteremo di tornare a fare le cose che fan tutti: sedersi, mangiare, alzarsi”. A tre settimane dal terribile incidente di Bormio e dall’operazione alla testa, le condizioni dello sciatore francese migliorano lentamente: “Ci vorranno mesi”
A cura di Alessio Pediglieri
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Lo scorso 27 dicembre 2024 il discesista francese Cyprien Sarrazin fu vittima di una orribile caduta in Coppa del mondo di sci alpino sulla pista di Bormio: un volo tremendo quanto l'impatto prima sul ghiaccio e poi sulle barriere a bordo tracciato che solo l'airbag ha evitato si trasformasse in una tragedia ancor più grande. A tre settimane dall'infortunio e dall'operazione al cervello con cui si è ridotto il trauma cranico, il francese continua la sua difficile convalescenza "progredendo", assicura lo staff medico che lo segue, ma "senza alcuna garanzia" per il suo ritorno alle gare.

La terribile caduta di Sarrazin e le conseguenze traumatiche al cervello

La diagnosi è stata terribile: "ematoma intracranico acuto". Una massa di sangue che si era creata sotto la calotta, a seguito della botta subita durante la caduta. Per Cyprien Sarrazin era stato necessario l'immediato intervento d'urgenza alla testa: hanno dovuto utilizzare un trapano chirurgico per poter far defluire il sangue cumulatosi e permettere al cervello di non soffrire la pressione. Una condizione clinica grave, che aveva portato i medici a sedarlo e indurlo in coma farmacologico. Poi, il lento risveglio, il trasferimento dalla terapia intensiva ad una clinica specializzata per la riabilitazione, che ancora continua.

Sarrazin ha comunicato con i suoi compagni di nazionale: "Sorride, pensa allo sci"

"Progredisce, collabora e comunica". A tre settimane dalla drammatica caduta, Cyprien Sarrazin sta decisamente meglio: è considerato fuori pericolo anche se sulle sue condizioni attuali resta il massimo riserbo e le notizie trapelano solamente da alcuni commenti dei compagni di nazionale che lo hanno sentito o sono andati a trovarlo. Trovando nei suoi progressi l'unica nota positiva e ottimistica in tanta disarmante difficoltà: "È consapevole, sorride, comunica e pensa già allo sci", ha rivelato Blaise Giezendanner, che scenderà per il superG di Coppa del Mondo di venerdì a Wengen, vinto da Sarrazin l'anno scorso.

Le dichiarazioni del connazionale fanno seguito ad altri racconti confortanti di Nils Allegre e di Matthie Bailet. Nessuno ha potuto visitarlo di persona, ma c'è chi lo ha sentito velocemente in un messaggio vocale o ha ricevuto un suo messaggio sul cellulare: "Ho avuto la piacevole sorpresa di ricevere un messaggio da Cyp che mi chiedeva di chiamarlo, cosa che ho fatto subito. Sta facendo progressi, sta facendo un passo avanti ogni giorno ci alleggerisce il cuore. Ma da qui a dire che sta bene… non sono un medico, non spetta a me dirlo".

Le condizioni di Sarrazin: "Sarà una riabilitazione di mesi, un passo alla volta"

Anche perché le condizioni di Cyprien Sarrazin restano più che serie: i danni cerebrali sono ancora tutti da verificare e da analizzare soprattutto sul fronte delle conseguenze a lungo termine.  Stéphane Bulle, medico della nazionale francese di sci lo aveva detto sin da subito e lo ha ribadito anche in questi giorni di velato ottimismo: "Si parla di  una rieducazione in cui ci vorranno diversi mesi, non si tratta affatto di una ripresa in settimane. Inizieremo a permettergli di fare le cose che fanno tutti, cioè sedersi, mangiare, alzarsi un passo alla volta. L'obiettivo finale è di permettergli di riprendere la carriera, ma senza alcuna garanzia, dopo un simile infortunio"

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