Chi sono Stefania Constantini e Amos Mosaner, da impiegati a star del curling con l’Italia
Non c’è niente da fare, ogni volta che una nostra squadra di curling va alle Olimpiadi invernali, in Italia scoppia la curling-mania, una delle manie più belle e strane che riguardano gli sport invernali. Era già successo per Torino 2006, quando la maggior parte degli italiani vedevano per la prima volta queste “bocce sul ghiaccio”, come tanti hanno drasticamente definito questo sport, innamorandosi della squadra maschile che fece molto bene contro i colossi della specialità di allora. Sotto traccia, non avendo più grandi vetrine olimpiche e mondiali a disposizione, il nostro curling è cresciuto in questi anni, i semi di Torino sono diventati dei meravigliosi alberi e adesso ci godiamo due frutti fantastici.
Per Pechino 2022 infatti siamo qualificati con la squadra maschile, mina vagante della competizione e capace di dare fastidio a tante squadre favorite, e poi ci sono i due principi del curling italiano, Amos Mosaner e Stefania Constantini. I due atleti hanno iniziato la loro Olimpiade ben prima della Cerimonia di apertura, il 2 febbraio, gareggiando contro la coppia statunitense fornata da Vicky Persinger e Chris Plys. Abbiamo vinto subito per 8-4 e già avevamo l’idea di aver fatto una prova sorprendente, perché gli USA sono molto quotati avendo in Christopher Plys un campione del mondo juniores.
Quella che doveva essere una vittoria di prestigio che dava inizio però a un cammino complesso, invece è diventata l’innesco di una valanga di successi che ha travolto tutti gli avversari. I nostri azzurri hanno battuto in successione la Svizzera, la Norvegia, la Repubblica Ceca, l’Australia, i padroni di casa della Cina, la Svezia e il favorito Canada, completando un percorso netto di 9 vittorie che fa davvero spavento. In semifinale una nuova, impressionante vittoria sulla Svezia che ci porta dritti in finale (in programma domani alle 13:05).
Ma chi sono questi due geni del curling mondiale? Lei è Stefania Constantini, 22 anni, di Pieve di Cadore, ma ha trascorso buona parte della vita a Cortina d’Ampezzo, dove ci saranno le Olimpiadi tra quattro anni. Ha conosciuto il curling a 8 anni, ma fino a poco tempo fa il suo sport non riusciva a dargli l’indipendenza economica. Per questo motivo Stefania ha costruito le basi per essere semifinalista olimpica mentre lavorava da commessa in un negozio di abbigliamento proprio a Cortina. Ora è atleta delle Fiamme Oro e si dedica con molta più cura al curling Anche Amos Mosaner, 26 anni, alto 1 metro e 96, non ha sempre solo giocato a curling nella vita. Prima del 2017, quando è entrato in Aeronautica, lavorava per un’azienda vinicola.
Per entrambi quindi il curling è stato prima di tutto una grande passione appresa e coltivata fin da piccoli, quando hanno iniziato a prendere dimestichezza con stone e scope per lo sweeping in particolare. Stefania è lo skip della squadra ed è colei che deve spesso chiudere le partite, Amos è uno dei più bravi bocciatori al mondo e ce lo sta facendo vedere. Prima Amos Mosaner faceva coppia con Alice Cobelli, ma nel 2018, in un torneo disputato in America hanno per la prima volta fatto coppia Stefania e Amos nel mix doubles. Si sono trovati subito molto bene insieme e sono arrivati di gran carriera ai playoff olimpici di Aberdeen, finendo terzi nel round robin iniziale e qualificandosi per Pechino 2022.
In Cina poi tutti sappiamo cosa stanno facendo e qual è il loro e il nostro sogno. Manca solo una partita per far trasformare la curling-mania italiana in qualcosa di inestimabile valore.