Bullizzata perché cade e arriva ultima alle Olimpiadi: “Come osi pattinare per la Cina”
Zhu Yi è nata in America, a Los Angeles, da genitori cinesi. Beverly, era questo il suo nome almeno fino a qualche tempo fa, ha cullato la passione per il pattinaggio di figura in America e poco alla volta, talento e disciplina nella realizzazione degli esercizi, l'hanno portata a ottenere i primi successi. Nel 2018 vinse nella categoria giovanile a San Josè in California e in quello stesso anno decise di dare una svolta alla propria vita. Rinunciò alla cittadinanza statunitense, cambiò il proprio nome (assumendo quello attuale) e decise che avrebbe gareggiato per la Cina.
Una scelta che in patria fu accolta con grande soddisfazione, in linea con gli sforzi del programma sportivo di attirare i migliori atleti nelle squadre nazionali. Quarta ai campionati cinesi nel 2019 ad Harbin, bronzo al trofeo di Sofia sono i risultati che fanno della diciannovenne un talento da allevare perché esploda nell'edizione invernale delle Olimpiadi che si disputano in patria. Qualcosa, però, va storto e la carriera di Zhu Yi prende una piega differente.
Ai Giochi di Pechino è sfortunata, le cose per lei vanno malissimo. Cade, si rialza, esegue male la sua performance, cade di nuovo e sbatte contro i tabelloni, finisce ultima e il suo punteggio fa da zavorra alle ambizioni della selezione cinese. Le è successo di tutto, la sua esibizione sulle note di Paint it Black dei Rolling Stones è disastrosa: non è salda sulle gambe e sbaglia l'esecuzione della "figura" che tante volte aveva provato in allenamento.
Dopo essere scivolata nel suo primo salto combinato triplo flip-triplo toe-loop, finisce contro il bordo della pista pasticcia anche mentre si produce in un triplo loop. "Sono sconvolta e un po' imbarazzata. Ho avvertito molta pressione – ha spiegato Zhu Yi, commentando la sua prestazione negativa – perché so che tutti in Cina sono rimasti piuttosto sorpresi dalla selezione per i single femminili e volevo solo mostrare loro cosa ero in grado di fare. Ma sfortunatamente non ci sono riuscita".
Perplessità e severità nei suoi confronti si sono tramutate in atti di bullismo social. La pattinatrice è stata attaccata, offesa con frasi del tipo "perché è stata scelta proprio lei, nata in California, per rappresentare la Cina invece di un atleta nata nel nostro Paese?". Su Weibo, la piattaforma social cinese, è stata una delle obiezioni più condivise ma ce ne sono altre anche più dure. "Impara a parlare prima il cinese e poi parli di patriottismo", gli ha scritto qualcun altro perché in alcuni video si esprime in lingua inglese. "Come osi pattinare per la Cina? Non puoi nemmeno reggere il confronto con un dilettante", una delle accuse che ha portato l'hashtag "Zhu Yi è caduto" in tendenza sulla versione orientale di Twitter.