Brignone racconta tutta la verità sull’ultima stagione: “Sapere di essere lì mi ha mandata in tilt”
Per Federica Brignone è stata una stagione da ricordare: sei vittorie, 13 podi, il record di punti assoluto di un’italiana (1.581) sono le medaglie che si è portata a casa, anche se non è riuscita a mettere le mani sulla Coppa del Mondo femminile di sci alpino piazzandosi dietro alla campionessa Lara Gut-Behrami nella classifica generale. Un piccolo rimpianto che comunque non cancella un anno straordinario in cui ha archiviato grandi successi.
Nella lunga intervista a Oggi la sciatrice ha parlato della sua enorme crescita e di ciò che le ha permesso di competere a questi livelli anche a 33 anni: "Rendere l’impossibile possibile è pazzesco, davvero. Non ci sono segreti però. L’unico clic l’ho fatto nella mia testa quando l’anno scorso ho deciso di continuare a gareggiare. Mi son detta: ho già vinto tutto quello che volevo, continuo ma a modo mio, voglio anche godermela".
È la versione di Brignone migliore di sempre, ma purtroppo questo non è bastato per portare avanti la coppa. L'avvio di stagione è stato ottimo, ma i passi falsi nella gare di Altenmarkt e Cortina hanno un po' condizionato il suo cammino: "La verità? Mi sono bloccata. Sapere di essere in una posizione di alta classifica mi ha fatto andare in tilt, soprattutto nelle gare in casa, in Italia. Sono molto sensibile, a gennaio ho patito la pressione".
Nell'intervista ha affrontato anche l'annoso tema della rivalità con Sofia Goggia. Con la campionessa bergamasca non c'è un rapporto di amicizia, ma durante la prima serata di Sanremo sembrava esserci una spaccatura profonda. Brignone ha voluto spegnere tutte le voci chiarendo definitivamente quale sia il loro rapporto: "La rivalità c’è tra tutte noi atlete di Coppa del Mondo. Io e Sofia siamo diverse in quasi tutto ma alla base c’è un grande rispetto reciproco perché conosciamo benissimo i sacrifici dell’una e dell’altra. Posso dirlo? Non ho mai capito il giornalismo che cerca di metterci sempre in contrapposizione".
L'obiettivo è quello di essere ancora competitiva nei prossimi anni e magari diventare portabandiera ai Giochi di Milano-Cortina 2026: "Sarebbe un sogno. È una cosa che mi manca. Ma da qui al 2026 non mi spingo con la mente, non voglio fare previsioni. Di certo continuerò a gareggiare solo se sarò in grado di essere competitiva".