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Boisset ha rischiato grosso per la caduta, ha il viso sfregiato e contusioni al corpo: “Ma sto bene”

Lo sciatore svizzero s’era gravemente infortunato a causa di un capitombolo rovinoso sulla pista di Beaver Creek. È attualmente ricoverato ma dal letto d’ospedale ha voluto rassicurare tutti.
A cura di Maurizio De Santis
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Arnaud Boisset sta bene. Le notizie che arrivano dall'ospedale sono incoraggianti e spazzano via la paura per la tremenda caduta sulla pista di Beaver Creek (in Colorado), in occasione della prima discesa di Coppa del Mondo. Le immagini del tremendo capitombolo avevano fatto temere il peggio: a causa dell'impatto violento con il fondo della pista, aveva perso conoscenza. Il casco che ha retto all'urto gli ha salvato la vita ed è stato (anche) abbastanza fortunato da non riportare traumi ben più gravi considerata la dinamica dell'incidente.

Il messaggio dello sciatore dall'ospedale: "Mi sento bene, ho bisogno di riposo"

Lo sciatore svizzero è cosciente, comunica normalmente ma avrà bisogno di ancora un po' di tempo per riprendersi. la Federazione elvetica e lo stesso Boisset hanno condiviso sui social aggiornamenti positivi e rassicuranti sulle condizioni di salute dell'atleta. "Mi sento bene considerando l'accaduto, ho solo bisogno di riposarmi un po'…", è il messaggio scritto dallo sciatore e pubblicato su Instagram direttamente dal letto d'ospedale doc'è stato ricoverato.

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Le conseguenze della caduta: commozione cerebrale, contusioni al viso e alla spalla

I controlli diagnostici a cui è stato sottoposto hanno riscontrato un trauma cranico (con relativa commozione cerebrale), contusioni al viso (che appare sfregiato dalle escoriazioni) e alla spalla. Nelle prossime ore il discesista lascerà gli Stati Uniti e rientrerà in Svizzera per essere sottoposto a ulteriori esami.

Arnaud Boisset, 26 anni, è stato una delle grandi rivelazioni dello sci svizzero dello scorso inverno. All'edizione di quest'anno arrivava dopo il trend di rendimento positivo della precedente stagione: con quattro posti nella top 10 – compreso un 9° posto a Kitzbühel – è riuscito a dare un nuovo impulso alla carriera. Lo dimostra l'exploit compiuto proprio in una delle gare più importanti: nella finale di Coppa del Mondo a Saalbach, è riuscito a salire sul terzo gradino del podio nel superG, completando così un filotto tutto elvetico alle spalle di Stefan Rogentin e Loïc Meillard.

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