Week-end della velocità: l’Italia sogna con Goggia, Bassino, Brignone e Paris
Per una serie di calcolati o sfortunati eventi da oggi a domenica ci sarà il festival della velocità nello sci alpino, con due tappe storiche del programma femminile e maschile e tante attese da parte della squadra azzurra e non solo. Iniziamo con le donne, anche perché per loro queste tre prove veloci sono importanti anche per le classifiche di specialità e addirittura per quella generale. Scieranno sul Mont Lachaux di Crans-Montana in Svizzera. Per quelle cause calcolate e sfortunate di cui parlavamo all’inizio, in questi tre giorni si sono addensate due Discese libere e un Supergigante, che va a recuperare quello saltato di Sankt Moritz. Sono tre prove decisive per tutte e tre le nostre punte, anche se per motivi molto diversi.
Sofia Goggia, brillante anche in prova, ha vinto due delle tre Discese disputate fino a oggi, arrivando seconda dietro Corinne Suter nella prima di Val-d'Isère. Sofia vuole affermare ancora una volta il suo predominio nella disciplina, cercando di distanziare proprio l’elvetica nella coppa di specialità, mentre nel Supergigante ha voglia di tornare a lottare davvero per i primi tre posti.
L’altra che in questa tappa veloce si gioca tanto è Marta Bassino. Viene da due vittorie favolose in Slalom gigante a Podkoren, ma soprattutto dal secondo posto nell’ultimo Supergigante di Sankt Anton. Marta deve guardare alla classifica generale, in cui è attualmente terza a 152 punti da Petra Vlhová, su cui può recuperare tanto in questo weekend. Per farlo deve prendere punti d’oro nelle due Discese e soprattutto essere la grande Marta di questa stagione in SuperG, dove potrebbe anche pensare di fare il grande colpo. Se questo accadesse…
La terza principessa del nostro sci è Federica Brignone, che alla tappa di Crans-Montana chiede tutt’altro, in primo luogo confidenza mentale con la pista e poi piena padronanza del gesto tecnico, per dimenticare la prima parte di quest’annata in cui cadute e paure hanno minato la sicurezza della sua sciata. A combattere con le italiane in tutte e tre le gare prima di tutto le elvetiche, Corinne Suter e Lara Gut, in grande forma, e poi tante altre atlete come Tamara Tippler, Ilka Štuhec, Ester Ledecká pericolosissima soprattutto in SuperG e Breezy Johnson, l’americana con le sue traiettorie folli alla Bode Miller.
Se dalle donne ci aspettiamo spettacolo e incertezza, il campo per quanto riguarda gli uomini si è fatto ancora più ingarbugliato. Loro scieranno sulla mitologica Streif di Kitzbühel, recuperando anche la Discesa di Wengen saltata per un focolaio Covid. A saltare negli ultimi giorni anche l’uomo intorno a cui tanti discorsi si muovevano, per le vittorie finali delle tre gare e soprattutto per i punti che avrebbe messo da parte per le classifiche di specialità e per la generale. Aleksander Aamodt Kilde si è rotto il crociato del ginocchio destro in allenamento e deve dire addio alla Coppa del mondo di cui è detentore. Questo infortunio apre prima di tutto la lotta per la Coppa di specialità e qui entra in campo anche Dominik Paris.
L’italiano, dopo l’infortunio dello scorso anno, è partito piano e poi è andato a crescere, un andamento tipico per chi ha saltato un anno di Coppa. Ora c’è la Streif, la pista su cui Paris ha vinto quattro volte e in cui ci ha fatto sognare per i suoi attacchi alla massima velocità. Le prime due gare diventano decisive per la Coppa di Discesa, ma anche nel SuperG di domenica si può iniziare a far paura a Mauro Caviezel in questo momento primo.
Gli altri che attendiamo sulla Streif sono lo svizzero Beat Feuz, che non ha ancora piazzato la sua zampata quest’anno, l’americano Ryan Cochran-Siegle, che deve riconfermarsi dopo la vittoria sullo Stelvio e la squadra austriaca che si è risvegliata in Slalom speciale e non può più balbettare nelle prove veloci. Sarà un weekend a 100 all’ora e le italiane e gli italiani sono pronti per farci appassionare.