Accuse shock contro la Cina alle Olimpiadi di Pechino: “Ha barato”. E la Corea fa ricorso al TAS
La polemica divampata negli scorsi giorni in merito a quanto accaduto nel torneo dei 1000 metri maschili dello short track alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 finirà sul tavolo dell'Arbitrato per lo Sport di Losanna. La Corea del Sud ha infatti intrapreso un'azione ufficiale su quello che sostiene essere un "ingiusto favoritismo" nei confronti della Cina perpetrato dai giudici nel corso delle semifinali.
Il Comitato olimpico coreano (KSOC) ha infatti deciso di presentare ricorso alla Corte arbitrale per lo sport (TAS) per formalizzare l'ingiustizia della decisione di squalificare il detentore del record mondiale Hwang Dae-heon e il connazionale Lee June-seo rispettivamente per sorpasso in ritardo e cambio di corsia illegali dopo che si erano classificati in prima e seconda posizione nella loro batteria. Squalifiche che hanno permesso a due pattinatori cinesi di avanzare alla finale, con il paese ospitante che poi, con un'altra controversa decisione dei giudici, hanno centrato oro e argento con Ren Ziwei e Li Wenlong.
Le decisioni prese dai giudici hanno fatto infuriare i sudcoreani, con molti che hanno affermato che l'arbitraggio era palesemente di parte. Anche i media sudcoreani si sono scagliati contro la Cina accusata di aver barato con l'emittente SBS che ha mandato in onda un servizio intitolato "I 10 peggiori momenti da imbroglione da parte della Cina" mentre un giornale di Seoul ha pubblicato un articolo dall'eloquente titolo "Lascia che la Cina prenda tutte le medaglie".
La Corea del Sud ha quindi presentato immediatamente una protesta all'International Skating Union per quanto accaduto nelle semifinali dei 1000 metri maschili dello short track alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022, vedendoselo però respinto poiché il regolamento internazionale prevede che la squalifica per violazioni delle regole non può essere contestata. Il Comitato Olimpico coreano però non sembra intenzionato a rassegnarsi e ha già annunciato che porterà la cosa davanti al TAS di Losanna affinché "queste ingiustizie non accadano mai più in futuro".