Yuliya Efimova è la prima russa a ottenere lo status di neutrale, ma rischia di non andare a Parigi 2024
Yuliya Efimova ha infranto l'ultimo primato della sua già meravigliosa carriera in acqua: venerdì 14 giugno è diventata ufficialmente la prima nuotatrice russa a beneficiare dello status di Atleta Individuale Neutrale (AIN) per le Olimpiadi di Parigi 2024, anche se adesso è sorto un problema non da poco: rischia di non potervi comunque partecipare perché le gare per andare ai Giochi sono ridotte oramai al lumicino: "Adesso rischio di non avere abbastanza tempo per qualificarmi".
Un evento storico che rischia però di trasformarsi in una clamorosa beffa per la campionessa russa Yuliya Efimova che ha ricevuto in queste ultime ore il lasciapassare ufficiale da parte della World Aquatics, la Federazione mondiale di nuoto, per poter accedere ai Giochi Olimpici da atleta neutrale, gareggiando sotto la bandiera a cinque cerchi. Il problema principale è la mancanza di tempo: le qualificazioni sono oramai ridotte ad una manciata di prove e per Efimova sarà difficile riuscire a farsi trovare pronta e vincente.
Efimova la prima russa ad ottenere lo status neutrale
La decisione da parte della Federazione mondiale di nuoto è a suo modo storica, perché è la prima volta in assoluto che un atleta di origini russe nel nuoto riesce ad avere il via libera per poter partecipare ai Giochi – previa classica qualificazione – visto il bando imposto agli atleti russi e bielorussi da ogni competizione internazionale. Purtroppo, una decisione positiva ma arrivata tardi: il 23 giugno è la dead-line per ottenere i tempi utili per Parigi: "Mi hanno dato lo status neutrale ma è un grosso problema non avere abbastanza tempo per le qualifiche internazionali. Le competizioni terminano tutte il prossimo 23 giugno, la maggior parte si è già svolta e altre si terranno già la prossima settimana. Ad oggi non ho ancora il visto per l'Europa e non ho accesso alle qualifiche internazionali, che stanno per finire".
Le regole per ottenere lo status neutrale alle Olimpiadi
Il Comitato olimpico internazionale (CIO), a seguito del conflitto tra Russia e Ucraina ha deciso di autorizzare, a titolo individuale, gli sportivi russi e bielorussi a partecipare alle Olimpiadi, gareggiando sotto la bandiera neutrale a cinque cerchi. Ma a precise condizioni: nessun atleta che volesse richiedere questo status non deve aver mai apertamente sostenuto l’offensiva in Ucraina da parte della Russia e non deve aver alcun legame diretto o essere membro di un club legato alle forze di sicurezza russe.
Chi è Yuliya Efimova, plurimedagliata olimpica squalificata per doping
Yuliya Efimova, classe 1992, è una autentica star della vasca internazionale. Sei volte campionessa del mondo e tre volte medaglia olimpica: a Londra 2012 con il bronzo nei 200 metri e a Rio de Janeiro 2016 con il doppio argento sia nei 100 che nei 200 metri. Non solo luci però in carriera perché nell'ottobre 2013 risulta positiva a uno steroide e viene squalificata per 16 mesi dal comitato antidoping della FINA. Nel febbraio 2016 risulta ancora positiva, ad un'altra sostanza al meldonium, che le ha fatto rischiare la squalifica a vita. Poi, il ricorso al TAS, vinto, che le ha permesso di partecipare in extremis ai Giochi olimpici di Rio.