Italia strepitosa, 6 ori nell’ultima giornata agli Europei di nuoto in vasca corta
Oro e argento nei 50 rana. Oro nei 200 dorso. Oro nei 400 stile libero femminili e ancora nei 400 misti, nei 50 rana femminili e nei 4×50 misti. Tutto nel giro di dieci minuti. Una raffica di vittorie e di podi. L'Italia del nuoto cala un pokerissimo fantastico agli Europei in vasca corta che si disputano nella piscina di Otopeni (in Romania). Nicolò Martinenghi ha infilato al collo il metallo più prezioso nella prima specialità, seguito dal connazionale Simone Cerasuolo: entrambi hanno confermato le attese della vigilia dopo la qualificazione alla gara clou con ottimi tempi, lasciando le ‘briciole' (il bronzo) al turco Emre Sakci che sulla pedana s'era presentato forte del primato europeo di 24″95.
Il tridente di podi e di successi si completa con la prestazione sontuosa di Luca Mora che ha mulinato le braccia e le gambe abbastanza da piazzare una rimonta in credibile: era quinto sulla distanza dei 100 metri, ha chiuso in trionfo registrando anche nuovo primato italiano (1'48″43). In terza vasca ha innestato le marce alta, nell'ultima ha dato tutto terminando in trionfo. Alle sue spalle nulla hanno potuto né il britannico Greenbank con 1’48″53 a un decimo dall’italiano, terzo posto per il francese Tomac, di nuovo sul podio con 1’48″55.
Finita qua? No, perché le emozioni tra bracciate, sbuffi e schizzi d'acqua incoronano anche Simona Quadarella. Nei 400 metri stile libero ha dato una sterzata alla propria prestazione negli ultimi due passaggi. L'oro è arrivato con il tempo di 3'59″50 (che determinano anche il record personale), davanti alla francese Kirpichnikova (argento in 3'59″56), bronzo alla belga Dumont in 4'00″84.
Nemmeno il tempo di gioire e assistere alle premiazioni che Alberto Razzetti compie l'ennesima impresa di un pomeriggio in apnea per l'Italia del nuoto. Suo il primo posto nella finalissima dei 400 misti scandito dal cronometro che si ferma su 3'57″01 (primato italiano) e dalla vittoria su Duncan Scott (argento in 4'00″17), avversario durissimo tenuto a distanza nelle battute conclusive grazie a un vantaggio di oltre due secondi che è stato come mettere l'oro in cassaforte. Il bronzo è andato bronzo al greco Papastamos (4'05″19).
L'onda azzurra è un moto perpetuo, travolge ogni cosa. Nella finalissima dei 50 rana femminili ci pensa Benedetta Pilato a mettere in bacheca il quinto oro che trasforma in delirio le prestazioni degli azzurri. La sua non è stata una vittoria ‘normale' perché il tempo di 28″86 vale anche il record dei campionati. Argento a Jefimova in 29″12, bronzo (29″41) per l'altra italiana Jasmine Nocentini che sale per la prima volta sul podio a livello individuale sia pure a pari merito con la britannica Clark.
Poco dopo è toccato ad Alessandro Miressi mettere un'altra tacca nel medagliere dell'Italia. S'è dovuto ‘accontentare' della medaglia d'argento nei 100 metri stile libero, un risultato agrodoloce: da un lato c'è la soddisfazione di aver scolpito il nuovo primato nazionale (45″51) e tempo personale, dall'altra la delusione per aver mancato l'oro a causa di un finale non eccelso. Sul gradino più alto del podio è salito Grousset con 45″46, bronzo a Popovici con 46″05.
Il sesto e ultimo oro esplode con la 4×50 mista. Lorenzo Mora fa il suo nel dorso, Nicolò Martinenghi impone il dominio nella a rana, Silvia Di Pietro tiene a bada la Francia e Jasmine Nocentini chiude bene nello stile in 1'36″58. L'exploit ha permesso all'Italia di terminare al secondo posto nel medagliere, dietro la Gran Bretagna e davanti alla Francia. Sobo 21 le medaglie ottenute nel complesso, di cui 7 ori, 12 argenti e 3 bronzi.