Titmus operata d’urgenza, ha scoperto di avere 2 tumori grazie a un infortunio: “Ero pietrificata”
Ariarne Titmus non immaginava che dall'esito delle risonanza magnetica all'anca dolente avrebbe ricevuto una delle più brutte e inattese notizie le potessero comunicare. Quel piccolo problema all'articolazione che sembrava gestibile s'era trasformato, di colpo, in qualcos'altro di ben più grave.
La campionessa iridata è un colosso del nuoto: ori olimpici (2), mondiali (6), un altro po' di medaglie e record in vasca hanno caratterizzato la sua carriera. Ma, a 23 anni, quando i medici le hanno detto cosa avevano visto in un'altra parte del suo corpo s'è sentita all'improvviso con l'acqua alla gola e addosso quella angosciante sensazione di bere o affogare.
"Ero pietrificata", è stata la sua prima reazione. L'infortunio articolare è passato in secondo piano, nulla rispetto ai due tumori alle ovaie scoperti grazie a quell'esame. "In quei momenti pensi alle cose peggiori – ha spiegato – ed ero paralizzata all'idea di perdere potenzialmente l'ovaio o che ci fossero implicazioni che avrebbero potuto condizionare me e il mio desiderio di avere figli un giorno".
Non aveva scelta, ha dovuto operarsi d'urgenza perché le asportassero quel compagno di viaggio indesiderato, quella "grossa escrescenza" notata in tempo prima che la situazione evolvesse ancora in negativo. Si definisce "fortunata" perché riuscita a scovare in tempo quel male che s'era insinuato in maniera silente, senza provocare sintomi. "Li abbiamo trovati prima che diventassero ancora più grandi e avesse altre conseguenze sulla mia salute". E guarda al futuro con occhi e una consapevolezza diversi: pochi mesi fa saliva sul tetto del mondo, ora è in letto d'ospedale.
"A volte come atleta pensi di essere immune ai problemi di salute della vita reale". Adesso l'attende un periodo di riposo e di cure specifiche poi potrà tornare a ciò che sa fare con passione e ama: nuotare e vincere. "Mi sento bene e sono sollevata che siano stati rimossi – ha aggiunto Titmus -. Nell’ultimo mese ho imparato a conoscere meglio il mio corpo e le sue capacità. Ho imparato che essere in forma e in salute non significa essere immuni da queste cose".
Il peggio è passato, la campionessa australiana ha superato anche un'altra paura intima: l'impossibilità di avere una gravidanza e diventare mamma. "Chi mi conosce sa che rinuncerei a qualsiasi cosa pur di diventare madre, è il mio sogno più grande. Ecco perché quello che m'è successo è stato ancora più duro per me. Ero terrorizzata all’idea di perdere l’ovaio o di avere implicazioni che avrebbero potuto influire su di me e sul mio desiderio di avere figli un giorno".