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Stile, forza e onore: Simona Quadarella punta al terzo triplete nella piscina del Foro Italico

Dopo i due triplete consecutivi di Glasgow e Budapest, Simona Quadarella cerca una nuova tripla corona europea negli Europei di Roma, che disputerà in casa. Sarà di sicuro la più acclamata dal pubblico e se arriveranno le vittorie, diventerà regina della Capitale per una settimana.
A cura di Jvan Sica
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Giochi in casa, nella piscina che ti ha visto crescere e tante volte protagonista, sei una delle stelle della squadra azzurra più forte di sempre, vieni da sei vittorie europee consecutive dopo il doppio triplete di Glasgow nel 2018 e Budapest del 2021 e anche da due enormi delusioni, sui 1500 olimpici di Tokyo e Mondiali ancora una volta a Budapest, subito rimossi e parzialmente dimenticati grazie a due bronzi negli 800 stile libero. Simona Quadarella per gli Europei di nuoto si tufferà nella piscina del Foro italico con questo carico di glorie e oneri e sarà la stella più acclamata da parte del pubblico romano. Lei lo sa e sa che dovrà superare ogni paura per poter dare alla sua gente un’altra estate magica, capace di ricordare l’estate del 2009, quando ai Mondiali di nuoto vinsero sia Federica Pellegrini che un’altra romana, Alessia Filippi nei 1500 metri.

In Europa Simona ha imposto la sua legge dal 2018 in poi. Al Tollcross International Swimming Centre di Glasgow è esplosa definitivamente, dopo un sorprendente bronzo mondiale a Budapest nel 2017. Tre vittorie nette, 1500, 800 e 400 sl, tre vittorie che l’hanno messa nel gotha del mezzofondo mondiale, anzi che l’hanno alzata a prima sfidante della più grande mezzofondista della storia, l’americana Katie Ledecky.

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Quando Quadarella arriva allo scontro frontale contro la fuoriclasse statunitense ai mondiali di Gwangju la partita si risolve in pareggio. Ledecky vince gli 800 sl, con Simona ottimo argento, mentre l’italiana vince i 1500 sl, senza Katie Ledecky che forse ha osato troppo cercando di vincere dai 200 (dove rivince ancora una volta Federica Pellegrini) ai 1500. Mancava Ledecky nella vittoria mondiale di Simona, ma si sa, gli assenti hanno sempre torto.

L’anno di pandemia ha mischiato un po’ le carte, ha fatto posticipare un’Olimpiade che tutti stavano già forsennatamente preparando e ha messo nella stessa stagione Europei e Giochi olimpici. A maggio, sempre alla Duna Aréna di Budapest, ancora una volta Simona Quadarella fa paura a tutte. Altro triplete, dai 400 ai 1500 sl e guanto di sfida definitivamente lanciato per agosto, quando ci sarebbero state le Olimpiadi di Tokyo.

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In Giappone la prima finale è uno shock. Si sapeva che Ledecky in forma avrebbe potuto dominare i 1500, ma ci si aspettava una Quadarella migliore. Lei invece è solo quinta, in 15'53″97, con la netta sensazione di essere arrivata in pessime condizioni all’evento del quadriennio. Dopo pochi giorni è di nuovo in vasca per gli 800, ma nessuno si aspetta tanto da lei. Terza in batteria, ma continua a dire che c’è qualcosa che non va. Il giorno della finale però tira fuori davvero qualcosa di animalesco e riesce a strappare un bronzo olimpico con un ottimo 8'18″35 che la gratifica per tutto il lavoro fatto, arrivando alle spalle solo dei due fenomeni, Ledecky e Ariarne Titmus.

Ai Mondiali di poche settimane fa, stessa scena: male i 1500, ancora una volta quinta e bronzo mondiale negli 800. Oggi però Simona Quadarella può fare la storia, cercando di conquistare il terzo triplete europeo della sua storia, facendo da una parte impazzire il pubblico romano e dall’altra rilanciando ancora una volta le sue prospettive per Parigi 2024. Tutti guardano Simona. Lei farà di tutto per poter fare la storia nella città in cui per una settimana può diventare regina.

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