Scalia argento, la medaglia numero 24 del nuoto azzurro arriva dai 50 dorso femminili
Un argento bellissimo, conquistato con forza e determinazione. Silvia Scalia l'ha ottenuto nella finale dei 50 dorso. La nuotatrice allenata da Matteo Giunta aveva fatto segnare il miglior tempo nella semifinali. Ha dato tutto anche nella gara clou con un'unica sbavatura: una partenza non perfetta.
Un gap che non è riuscita a colmare rispetto alla francese Analia Pigree che ha messo al collo l'oro con il tempo di 27″27. Dietro di lei s'è piazzata l'azzurra (argento in 27″53) che ha chiuso di pochissimo davanti all'olandese De Waard (bronzo in 27″54).
Al termine della gara, emozionata e col fiatone per lo sforzo compiuto, Scalia ha raccontato le sensazioni di una prestazione straordinaria. "Era la mia prima finale individuale a livello continentale – ha ammesso ai microfoni della Rai – e ho sentito tutta la tensione del caso, soprattutto dopo la prova di sabato. Volevo far bene e ci sono riuscita".
Un risultato al di là delle previsioni. Basta dare un'occhiata al sorriso e all'espressione degli occhi per capire bene qual è il grado di felicità della nuotatrice azzurra. Lo scandisce a parole sincere. "Ero arrivata qui con l’obiettivo di entrare in finale – ha aggiunto -, non mi aspettavo assolutamente di andare a casa con una medaglia d'argento".
Grazie all'argento di Scalia l'Italia porta a quota 24 nel medagliere il numero delle medaglie raccolte finora: 10 di oro, 10 d'argento e 4 di bronzo. Tutte arrivate in quattro giorni di gare, una pioggia di trionfi che conferma tutte le ambizioni e le aspettative che c'erano relativamente a quella che Federica Pellegrini aveva ribattezzato come la selezione più forte di sempre.
Non è andata bene per un altro azzurro: nella finale dei 100 farfalla trionfa l’ungherese Kristof Milak è risultato imbattibile, davanti allo svizzero Noe Ponti e al Polacco Jakub Majerski. Sesto posto per Matteo Rivolta.