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Romanchuk non dimentica l’immagine del rivale russo con la Z sul petto: “Lo ammazzerei”

Dopo aver vinto due bronzi ai Mondiali di nuoto di Budapest l’ucraino Romanchuk ha usato parole durissime contro il nuotatore russo Rylov: “Lo ucciderei”, poi ha aggiunto: “Giusto i russi non disputino gare”.
A cura di Alessio Morra
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La Guerra tra Russia e Ucraina non ha lasciato indifferente il mondo dello sport. Le sanzioni contro le squadre nazionali o di club o gli atleti russi sono state tante e imponenti, ma ci sono sport in cui i russi hanno continuato a gareggiare. Così è stato fino a un certo punto anche nel nuoto, sport in cui ha acquistato notorietà mondiale Rylov che sfilò con la famosa ‘Z' sul petto. Un'immagine che fece il giro del mondo e che diede enorme fastidio, anche, ai nuotatori ucraini. Tra questi n'è uno, il pluri-titolato Romanchuk, che non ha dimenticato e dopo aver vinto due medaglie ai Mondiali ha mandato un messaggio inequivocabile a Rylov.

Due medaglie olimpiche, due ai Mondiali, quattro ori agli Europei. Con questo bilancio si è presentato a Budapest Mykhailo Romanchuk, nuotatore di valore specializzato nei 400, gli 800 e 1500, che prova a primeggiare, e soprattutto ci riesce, nelle acque libere.

Romanchuk mostra la medaglia vinta nella gara dei 5 km.
Romanchuk mostra la medaglia vinta nella gara dei 5 km.

Questa edizione però non era come tutte le altre per l'ucraino, che è sceso in acqua pure pensando a ciò che accade nel suo paese, e alle sofferenze dei suoi cari e dei suoi connazionali. C'erano molti motivi in più per vincere una medaglia. Romanchuk è un campione e ne ha portate a casa ben due: terzo posto negli 800 stile libero e bronzo pure nei 5 km in acque libere. Medaglie che in realtà valgono oro, considerato quello che l'atleta ha dovuto passare e anche la fatica per allenarsi.

Il nuotatore russo Rylov, l'atleta cerchiato in rosso, mostra la 'Z' sul suo giaccone.
Il nuotatore russo Rylov, l'atleta cerchiato in rosso, mostra la ‘Z' sul suo giaccone.

Non si è nascosto Romanchuk che, in un'intervista, ha parlato anche di Evgeny Rylov, che nei mesi scorsi in una gara si era presentato con la ‘Z' sul petto, simbolo di sostegno all'invasione in terra ucraina e al regime di Vladimir Putin. Ricordando quel momento ha detto: "Lo andrei a uccidere per quello che stanno facendo al nostro popolo".

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Parole durissime, più che taglienti, quelle del fondista che considerava il russo un amico, assieme ci aveva anche corso nella ISL (nello stesso team). Romanchuk ha risposto, poi, a una domanda sul legame tra sport e politica: "Se qualcuno mi dice che lo sport non è politica, gli rispondo che lo sport è più grande della politica", e ha successivamente dichiarato che è giusto escludere i russi dalle competizioni sportive: "Purtroppo è giusto che sia così, se vedessi alcuni dei ragazzi russi non so come potrei reagire nei loro confronti. Spero che con questi bronzi di aver regalato un sorriso ed un po’ di orgoglio all’Ucraina".

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