Romanchuk è di un altro pianeta: soffia l’oro a Paltrinieri, argento nei 1500 stile per l’azzurro
Gregorio Paltrinieri ha dato tutto ma Romanchuk è stato un gigante. Mostruoso nella progressione. Aveva polmoni d'acciaio. Scivolava nell'acqua come fosse il suo elemento. Mulinava le braccia e batteva le gambe con sincronismo robotico. L'oro è andato al campione ucraino (14'36″10, record personale) che nei 1500 stile libero ha lasciato all'italiano ‘solo' l'argento (14'39″79). Il colpo di coda lo ha piazzato ai 1100 metri, quando ha portato il distacco a +2″27 sull'azzurro che aveva illuso tutti con una partenza lanciata, un ritmo alto, una bracciata vigorosa.
Non è bastato per salire sul gradino più alto del podio a Super Greg, staccato di circa 4 secondi. "Mi sembra di aver deluso il pubblico – le parole a caldo di Greg -. Ma ero morto, non ne avevo più". Il bronzo è andato al collo di Joly in 14'50″36 con l'altro italiano, Acerenza, giunto ai piedi del podio in 14'6″15.
Le 30 vasche al Foro Italico erano scolpite nella sua mente. Le aveva immaginate una alla volta. Le aveva studiate attuando una strategia d'attacco: costringere l'avversario a stargli dietro e a sprecare energie, è successo solo in parte perché la rimonta dell'ucraino è stata travolgente, gli ha rosicchiato secondi un po' alla volta fino a dettare la propria legge.
Paltrinieri aveva un conto aperto con se stesso, con la storia, con la sfortuna che gli aveva tirato un brutto scherzo. Alle Olimpiadi di Rio 2016 s'era messo in testa la corona di re della specialità, mentre a Tokyo, dove era giunto in extremis col rischio di dover rinunciare ai Giochi a causa di una mononucleosi, si era dovuto accontentare del quarto posto. Adesso ‘s'è fatto piacere' l'argento.
A fare il tifo per Super Greg c'era una persona speciale: la compagna Rossella Fiamingo, campionessa di scherma. Non poteva deluderla. E voleva riprendersi tutto. Paltrinieri aveva iniziato ai Mondiali di Budapest infilando al collo ben 4 medaglie, con quelle d'oro nei 1500 stile libero (record europeo) e nella 10 km di fondo che brillavano più di tutte.
A Roma si era già preso gli 800 stile libero trascinando con sé anche Lorenzo Galossi. È mancato l'acuto che avrebbe reso il campione italiano idolo del Foro Italico, di un pubblico che ha rispolverato perfino il coro dei Mondiali 2006 per accompagnare e sostenere i nuotatori.
Una giornata trionfale per la selezione azzurra, iniziata con l'oro di Bertocchi e 2 bronzi nei tutti e proseguita nel pomeriggio con le imprese in vasca di Razzetti (bronzo nei 200 farfalla), Franceschi (bronzo nei 200 misti donne) e la doppietta oro/argento nei 50 rana con Martinenghi e Cerasuolo.