Perché Ceccon ha gareggiato indossando la cuffia di un avversario in Coppa del Mondo a Shanghai
Perché Thomas Ceccon ha gareggiato nelle batteria di Coppa del Mondo a Shanghai con un cuffia differente? In testa non aveva la calottina con il suo nome ma quella dello svizzero, Noè Ponti, avversario e amico (con tanto di colore rosso e croce elvetica). Non è stato l'unico a fare una cosa del genere: anche Caleb Dressel e Leon Marchand hanno deciso di scambiare il copricapo, facendosi (ironicamente) i complimenti reciproci sui social.
È successo durante le batterie di qualificazione mentre in finale ogni nuotatore aveva il proprio. Il gesto non poteva passare inosservato: chi ha potuto seguire la diretta collegandosi al canale in streaming di Eurovision Sport quasi sicuramente ha notato il curioso dettaglio e, di riflesso, si è chiesto "perché lo fanno"? La spiegazione è molto più semplice di quanto si possa pensare, non c'è alcun messaggio in codice né si tratta di un'iniziativa virale né un modo per attirare l'attenzione: è un'esibizione di fratellanza, un modo per mostrare pubblicamente stima reciproca, sia sotto il profilo umano sia sportivo.
C'è ancora un particolarità che pure balza all'occhio ed entra nel corredo accessorio delle abitudini dei nuotatori in vasca: indossare due cuffie. Qual è il motivo? Le spiegazioni al riguardo sono diverse: la calottina esterna ha meno pieghe (quelle che in gergo sono definite increspature) e permette all'atleta di scivolare meglio in acqua; è utile anche a tenere più saldi gli occhialini oppure, per le donne che hanno i capelli più lunghi, far sì che non perdano il copricapo che hanno direttamente calcato sulla testa.
Come sono andate le gare a Shanghai
Un podio, quello di Lorenzo Mora (secondo nella gara dei 200 dorso alle spalle del sudafricano Ryan Coetzee), e alcuni piazzamenti in finale hanno caratterizzato la prima giornata dell'Italia in questa edizione della Coppa del Mondo in vasca corta. Delusione nei 100 rana per Nicolò Martinenghi, non al meglio della condizione, e Benedetta Pilato che non è riuscita a centrare l'accesso alla finale dei 200 rana.
Nei 100 misti uomini, invece, non c'è stato alcun exploit: Thomas Ceccon, che aveva ottenuto la qualificazione con il sesto tempo, ha chiuso quinto; Alberto Razzetti è giunto settimo tanto in batteria quanto in finale. La vittoria è andata al forte nuotatore francese, Leon Marchand (con il tempo di 50″65), che ha preceduto lo svizzero Noè Ponti (50″66) e l'inglese Duncan Scott (51″14). Lo scambio della cuffia deve aver portato fortuna allo svizzero che ha fatto registrare anche il nuovo primato continentale nella finale dei 100 farfalla.