Paltrinieri li ha gabbati tutti con un trucco prima della finale: “Lo abbiamo fatto apposta”
La medaglia d'oro vinta da Greg Paltrinieri sabato nei 1500 metri ai Mondiali di Budapest va a rimpolpare il palmarès ormai sconfinato del 27enne nuotatore di Carpi: è il suo quarto successo iridato, oltre all'oro olimpico di Rio, e poi ci sono ancora 8 vittorie agli Europei e tante altre medaglie. Oggi poi è arrivata anche la medaglia di bronzo nella staffetta 4 x 1,5 km in acque libere. Il trionfo nei 1500 è stato la rivincita del campione dopo il quarto posto negli 800, che aveva sollevato qualche dubbio sulle sue condizioni, al punto che qualcuno voleva perfino sottoporlo a tampone per verificare che non avesse contratto il Covid.
"Mi hanno fatto incazzare – ci scherza sopra dopo aver annichilito la concorrenza nella distanza lunga – Secondo me in molti pensavano che fossi finito e in questi giorni ho avuto dubbi anch'io, mi sono chiesto se gli altri potessero essere diventati più forti di me, poi ci ho pensato un attimo e ho detto ‘no, no, sono ancora più forte io'. Però dovevo dimostrarlo". Detto e fatto, visto che nei 1500 che hanno chiuso i Mondiali in piscina (ci sono ancora quelli in acque libere) Paltrinieri ha lasciato gli avversari, lo statunitense Robert Finke e il tedesco Florian Wellbrock, a ben 4 secondi, un abisso.
Greg ha fatto corsa di testa dall'inizio alla fine, partendo subito forte e non ce n'è stato davvero per nessuno, col pubblico della Duna Arena di Budapest che ha fatto un caldo tifo per lui: "Dalla corsia 1 li sentivo addosso". Già, la corsia laterale, non è comune vedere un nuotatore vincere una finale da lì, perché i migliori sono sempre in quelle centrali, in conseguenza dei tempi fatti segnare nelle batterie. O dovrebbero stare al centro, salvo che succeda quello che hanno architettato il nuotatore emiliano e il suo allenatore Fabrizio Antonelli.
Il tecnico ha rivisto molto attentamente la gara degli 800, che aveva visto Paltrinieri appena fuori dal podio, e ha capito che si poteva fare qualcosa per mischiare le carte in tavola: "Mi aveva detto che nella corsia centrale, in mezzo a quei due, Wellbrock e Finke, si sentiva braccato, e quindi bisognava tirarlo fuori dalla gabbia. Così ho fatto. Abbiamo potuto studiare il tempo da fare in batteria, perché lui era nella seconda, ha visto i tempi degli altri nella prima, nulla di che. Così abbiamo fatto apposta il settimo tempo, in modo che nuotasse in prima corsia, fuori dalla mischia. Dovevo trovargli la condizione ideale, tatticamente e psicologicamente, per poter fare la gara". Il trucco ha funzionato benissimo: non solo Greg ha nuotato in condizioni ottimali, ma ha anche fatto pensare ai suoi avversari che davvero non era quello dei giorni migliori. Un grave errore: se li è divorati.