Offese shock a Federica Pellegrini, cartelli ingiuriosi sul lungomare di Jesolo: “Atto ignobile”
Federica Pellegrini protagonista di uno spiacevole episodio verificatosi oggi a Jesolo. La campionessa olimpica di nuoto è stata infatti il bersaglio di alcuni cartelli ingiuriosi e offensivi comparsi sull'arenile della cittadina veneta. Sull'insegna del lungomare a lei dedicato difatti i vandali, rimasti anonimi, hanno affisso dei cartelli, del tutto identici agli originali, pieni di offese per la famosa corregionale. "Quella t**ia di Federica Pellegrini" era infatti una delle scritte comparse sul cartello (rimosse quasi immediatamente dai dipendenti comunali), mentre il titolo sotto il nome era stato trasformato in "campionessa olimpica di arroganza e mitomania".
La polizia, chiamata da alcuni cittadini che si sono accorti di questi cartelli offensivi nei confronti della "Divina", sta indagando per risalire agli autori del vile gesto visionando le telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Nessun commento a riguardo è arrivato dalla 33enne veneta che, dopo aver annunciato il ritiro dall'attività agonistica, si divide tra il ruolo di membro della commissione atleti del Cio (la scorsa settimana è stata a Pechino per seguire i primi giorni di gara delle Olimpiadi Invernali 2022) e quello di personaggio televisivo (anche quest'anno è giudice del programma Italia's Got Talent).
Molto indignato invece il presidente della Regione Veneto Luca Zaia che dopo aver espresso tutta la sua solidarietà a Federica Pellegrini ha fermamente condannato quanto avvenuto a Jesolo: "L'inciviltà non risparmia nessuno, nemmeno una campionessa dello sport e della vita, alla quale rivolgo la mia totale solidarietà – ha detto infatti il Governatore –. Sono gesti da condannare senza se e senza ma, i cui responsabili spero siano stati immortalati dalle telecamere e vengano presto individuati e puniti con le modalità consentite dalla legge. Sono responsabili di un atto ignobile di un ingiustificabile attacco personale a Federica, ma anche contro l’intera comunità veneta".