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Nuoto, Benedetta Pilato frantuma il record italiano dei 50 rana

Ancora una straordinaria impresa per la giovanissima azzurra che ha migliorato il proprio record sui 50 metri rana fermando il cronometro a 29″61. Il record del mondo di specialità è di 29″40. Nella stessa giormata nuovo primato italiano anche nei 50 rana maschili, grazie a Nicolò Martinenghi (26″56)
A cura di Alessio Pediglieri
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Ancora una giornata incredibile per la giovane campionessa azzurra agli Assoluti di Riccione: Benedetta Pilato ha fatto una gara a sé nei 50 metri rana e ha fermato il cronometro a 29″61′ migliorando il primato italiano che già era suo. Seconda Martina Carraro in 30″44, terza Arianna Castiglioni in 31″05. Il record del mondo di Lilly King è di 29″40.

La 15enne tarantina si è superata anche quest'oggi migliorandosi nella versione breve della sua specialità preferita non solo vincendo agevolmente la finale ma confermando gli enormi progressi conquistati fino a questo momento e dando la sensazione di avere grandi margini di miglioramento. Adesso nel mirino c'è il record del mondo, distante solamente 19 centesimi di secondo. Per la Pilato è il secondo traguardo da regina, dopo il record che aveva conquistato già nei 100 metri rana che le era valso il pass per le prossime Olimpiadi di Tokyo.

Nella giornata di ieri, Benedetta Pilato aveva superato ogni aspettativa arrivando prima con il quarto tempo europeo di sempre, maturato dopo un passaggio in 30″64 ai 50 metri e resistendo al ritorno della Carraro. Oggi la replica, sui 50 metri. Una specialità che ha regalato anche un'altra immensa emozione grazie a Nicolò Martinenghi. L'azzurro ha infatti dominato con facilità i 50 rana in 26″56 stabilendo il nuovo record italiano di specialità maschile.  Il primato precedente era di Fabio Scozzoli con 26″70 stabilito nel 2019. Il nuotatore varesino si è migliorato in modo impressionante rispetto al proprio primato personale precedente quando aveva fermato il cronometro sui 26″85.

Negli 800 metri stile libero, assolo di Gregorio Paltrinieri che domina la specialità davanti ad Acerenza. Per lui una gara senza difficoltà vinta senza forzare, chiusa in 7’46″49. Un tempo importante ma che resta comunque lontano dal suo  7″22 con cui detiene il record italiano.

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