Nuotatore no vax alle Olimpiadi: “Non voglio nulla a cui non so come il mio corpo reagirà”
Non ha voluto vaccinarsi. Rifiuta di mettere la mascherina nella mixed zone, l'area riservata alle interviste, e in altri momenti della giornata all'interno del villaggio olimpico. Il caso del nuotatore americano "no vax", Michael Andrew, alimenta polemiche: nonostante lui stesso mesi fa sia stato contagiato dal Covid, interpreta in maniera del tutto personale il protocollo di sicurezza e non si mostra affatto preoccupato per le notizie che quotidianamente raccontano la crescita esponenziale della diffusione del virus in Giappone.
Nemmeno il numero delle positività legate ai Giochi, tra atleti e personale, scuote lo statunitense. Un atteggiamento che ha smosso sia i vertici sportivi Usa sia quelli olimpici: la violazione delle più elementari norme sulla profilassi non resterà impunita come testimonia quell'espressione secondo il team americano "agirà secondo necessità". In acqua per gareggiare e per qualche attimo in occasione della premiazione e della foto ufficiale: sono gli unici momenti duranti i quali agli atleti è concesso togliere la mascherina, Andrew fa a modo suo.
Niente vaccino né dispositivi di protezione, perché? L'olimpionico non s'è sottratto alle domande né ha cercato giustificazioni particolari e ha motivato la propria scelta. "Per me è piuttosto difficile respirare dopo lo sforzo fatto in gara – ha spiegato ai media a stelle e strisce -. Secondo me è molto più importante per la mia salute che riesca a respirare bene piuttosto che avere qualcosa davanti alla bocca". Andrew spiega anche perché giri senza precauzioni all'interno del villaggio olimpico. "Se siamo tutti in questa bolla e abbiamo svolto tutti i test vuol dire che c'è un ottimo livello di sicurezza", peccato che i riscontri siano altri ma lui si sente e si dice al sicuro.
Quanto alla scelta di non vaccinarsi, l'opinione espressa non è certo nuova e anche in questo caso fa discutere per i concetti espressi. "Non voglio nulla a cui non so come il mio corpo reagirà – ha ammesso prima delle Olimpiadi e ribadito anche dopo -. E soprattutto facendo il vaccino non volevo saltare giorni di allenamento".