video suggerito
video suggerito

L’oro di Paltrinieri nella 10km mondiale nasconde un segreto: “Era come essere a casa”

Il successo nelle acque libere mondiali di Paltrinieri è l’ennesima consacrazione internazionale e spiega come è riuscito ad ottenerlo: “Mi sentivo bene, con Mimmo vicino sembrava un allenamento”
A cura di Alessio Pediglieri
3.484 CONDIVISIONI
Immagine

Greg Paltrinieri ha compiuto l'ennesima impresa di un Mondiale che lo ha consacrato ancora una volta nel nuoto: il successo nella 10 chilometri nelle acque libere di Lupa Lake gli ha permesso di prendersi la quarta medaglia complessiva in questa edizione ma soprattutto di essere il primo atleta azzurro a conquistare contemporaneamente almeno una medaglia sia in vasca sia nelle acque libere.

Ciò che si è assistito nella 10km è stato un crescendo rossiniano quasi assoluto, con Super Greg che ha controllato la gara come meglio ha voluto, non forzando mai, lasciando sfogare gli avversari, pensando più a rifornirsi e a recuperare le energie non saltando i punti di ristoro lungo il percorso che a chi gli stava di fronte. In una consapevolezza di forza e supremazia che nascondeva anche un segreto che per tutta la gara gli ha dato forza e convinzione e che ha rivelato nelle interviste post vittoria.

Un sogno ad occhi aperti ha definito il proprio successo e la gara del connazionale Domenico Acerenza che è riuscito nell'impresa di una incredibile medaglia d'argento, contro ogni pronostico, mettendo in fila tutti i più quotati avversari che si sono battuti, come Wellbrock e Olivier per la medaglia di bronzo. Una doppietta impossibile,  storica, la prima nella specialità per il nuoto nazionale: "Un sogno, un podio con un primo e un secondo posto italiano è la cosa più bella che potesse capitare".

L'incontenibile gioia a fine gara tra Paltrinieri e Acerenza: amici dentro e fuori l'acqua
L'incontenibile gioia a fine gara tra Paltrinieri e Acerenza: amici dentro e fuori l'acqua

Non finisce di emozionarsi e stupirsi Paltrinieri che, anche se avvezzo al podio, vive ogni successo come fosse il primo: "La strategia? Era di lasciare sfogare Wellbrock per più di metà gara. Io mi sono sempre rifornito e nell'ultimo 1500 ho tirato come in piscina. Ero convinto sin dalla partenza di poter fare bene, per dimostrare a me stesso di poter ancora fare qualcosa. Mentre ti prepari ti vengono tante preoccupazioni, poi vedendo i risultati… ed è una grande soddisfazione"

Ancor più se il successo viene condiviso con il proprio migliore amico, compagno di avventura e di allenamento che, nella fattispecie porta il nome e il cognome di Domenico Acerenza, splendido argento: "L'ho avuto ai piedi, ero abituato, era come nuotare a casa" sottolinea Paltrinieri che svela il segreto di un successo arrivato con la semplicità di chi nuotava in piena zona comfort: "In gara era come fossimo in allenamento, e adesso vedere che siamo sul podio insieme è stupendo. Sono 10 anni che ci alleniamo insieme e Domenico è il mio miglior amico".

E Acerenza? Straordinaria prova del nuotatore lucano che ha sorpreso tutti prendendosi il posto alle spalle di un inarrivabile Greg: "Ci fidiamo dell'uno e dell'altro e ogni gara è come fosse un allenamento. Ero lucido, mi sentivo bene ma Greg ha spinto fortissimo. Sono al settimo cielo, se è un sogno svegliatemi".

3.484 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views