L’oro di Federica Pellegrini: 14 anni fa nasceva il nuoto italiano che oggi fa meravigliare il mondo
Gli Europei di nuoto sono partiti con il botto per l’Italia. Sono arrivate subito le medaglie, la grande passione del pubblico di Roma, i servizi televisivi e le prime pagine dei giornali. Dopo le sette medaglie olimpiche di Tokyo 2021 e le nove con 5 cinque ori dei Mondiali di Budapest di qualche settimana fa, il nuoto italiano ormai fa scuola e tutti cercano di scovare il nostro segreto.
Eppure un tempo, purtroppo per un tempo che è sembrato infinito, non è stato così. Prima di questa generazione ci sono state delle fantastiche stelle come Novella Calligaris o Stefano Battistelli, per arrivare poi ai vari Rosolino, Brembilla, Magnini, un gruppo già molto più forte ma sicuramente non a questi livelli eccelsi in quasi tutti gli stili e le gare.
Non eravamo grandi, ma nel 2004, nel bel mezzo di un’Olimpiade che stava dando grandi soddisfazioni all’Italia al di fuori della piscina, anche in acqua arriva qualcosa di inaspettato. Una certa Pellegrini Federica, sconosciuta ai più, nata a Mirano 16 anni prima, arriva in finale dei 200 sl con il miglior tempo, 1:58.02.
Nella gara finale parte dalla quarta corsia, dalla sua posizione sembra aver dominato la gara, ma non si accorge che in alto, alla prima corsia la rumena Camelia Potec è in vantaggio e la supera per pochi centesimi. Federica Pellegrini è argento per semplice inesperienza, ma 16 anni vogliono dire che la carriera è appena cominciata e sappiamo tutti come è continuata.
Ma se l’argento dei 200sl di Atene 2004 è il big bang del nostro nuoto, l’Olimpiade che ci apre davvero le porte ad ogni possibilità è Pechino 2008. Federica Pellegrini arriva in Cina come la migliore nuotatrice del mondo nello stile libero, dominatrice da ormai tre anni dei 200 e dei 400.
La prima gara per lei sono proprio i 400sl. In batteria Federica è supersonica: primo tempo di qualificazione con 4:02.19, nuovo record olimpico. La finale doveva essere una cavalcata trionfale invece qualcosa si inceppa. Dirà poi Federica che il suo corpo sembra non essersi reso conto che stava per nuotare di mattina presto (le finali erano al mattino in Cina per esigenze televisive) e si è sballato tutto. Alla fine terminerà quinta e vincerà la sua avversaria numero uno, la britannica Rebecca Adlington. La delusione per lei e per l’Italia è enorme, perché tutto si poteva immaginare tranne una Federica Pellegrini che non sale sul podio olimpico dei 400sl.
Per fortuna ha un’altra gara, ma adesso le domande sono tante sulla sua condizione fisica e anche sulla sua capacità psicologica di superare ostacoli così grandi come le gare di un’Olimpiade. Nel pomeriggio cinese ci sono le batterie dei 200sl e Federica dice al mondo che quella finale dei 400 non aveva nessun senso.
È di nuovo prima delle batterie, ma questa volta con il record del mondo nuotato in 1:55.45. Una gara sontuosa. C’è da fare la semifinale e ancora una volta Federica sembra calare. Nella seconda semi è prima ma da un punto di vista cronometrico è soltanto terza, alle spalle della slovena Sara Isaković e dell’americana Katie Hoff.
La finale è ancora una volta di mattina, ma questa volta Federica sa cosa fare. Domina la finale, vince l’oro olimpico, stabilisce un nuovo record del mondo in 1:54.82, migliorandosi in maniera clamorosa. Quel giorno, il 13 agosto 2008, esattamente 14 anni fa, il nostro nuoto diventa definitivamente qualcosa di nuovo, entra in una dimensione che non aveva mai esplorato. Una ragazza italiana vince l’oro olimpico, facendo la storia del nuoto internazionale.
Se chiedi ai ragazzi che oggi stanno facendo così bene nella vasca del Foro Italico agli Europei di Roma quanti erano davanti alla tv quel giorno risponderanno in tanti, se chiedi quanti hanno rivisto poi quella gara, risponderanno tutti, perché quella è la gara che ha fatto nascere il nuovo nuoto italiano. Per questo motivo, non bisogna mai finire di ringraziare Federica Pellegrini, una campionessa che è riuscita a dare una spinta del tutto nuova ai nostri nuotatori. E l’effetto si vede ancora oggi.