L’obiettivo di Federica Pellegrini per le Olimpiadi di Tokyo: “Entrare in finale sarebbe un successo”
Federica Pellegrini approda alla sua quinta Olimpiade, grazie ai tempi ottenuti agli ultimi assoluti di Nuoto di Riccione e proverà ancora una volta a competere con i migliori per riprendersi spazio nell'Olimpo dei più forti di sempre anche a 32 anni, età in cui molti campioni avevano già salutato il nuoto, ritirandosi. Invece, la Divina, è pronta ad una nuova rivincita sportiva e personale, anche dopo la paura di non farcela a causa del Covid: qualche giorno di meritato riposo, poi, il programma che la spingerà in vasca fino a Tokyo.
Per una campionessa assoluta che è riuscita nell'ennesima impresa delle qualificazioni olimpiche, la strada potrebbe anche sembrare in discesa da qui alla prossima estate ma non sarà così. Perché servirà una preparazione completamente differente da quella degli anni passati, non solo per l'età ma anche perché si arriva da un paio di stagioni stravolte dalla pandemia, dove calendari e ritmi sono cambiati ripetutamente.
Il problema Covid ha influito soprattutto sulle energie mentali, ma Federica è una che non si accontenta mai. Né l'età che avanza né questo impedimento l'hanno fermata: aveva detto ‘voglio andare alle Olimpiadi' e ce l'ha fatta. La volontà è di esserci da protagonista, da qui a luglio potranno accadere tante cose, ma il suo obiettivo principale resta comunque quello
Così, la pausa attuale diventa già il primo passo ufficiale della tabella di avvicinamento a Tokyo 2020. Un programma stilato da Matteo Giunta, il coach di Federica dal 2016 e che la seguirà di volta in volta da qui fino all'estate, che ha parlato a Sky. In attesa di capire insieme alla ‘Divina' se e come affrontare anche la tappa degli Europei.
A metà maggio sono in programma gli Europei a Budapest, ma non c'è certezza oggi di parteciparvi. Sono tanti i punti interrogativi, dalla "bolla" sanitaria prevista alle tempistiche per arrivare in Ungheria, fino a capire se l’isolamento comporterà perdere giorni di allenamento
L'obiettivo principe e principale è l'Olimpiade, dove la concorrenza si prospetta spietata e non ammetterà distrazioni né ritardi di preparazione. Emma McKeon si presenta con un perentorio 1'55″56, e Ariarne Titmus in 1'55″93 mentre Sobhan Haughey ha nuotato 1’55”81. La cinese Wang Junxuan ha fermato il cronometro su 1'54″70, altro tempo che balza all'attenzione generale, come l'età di queste nuotatrici: tutte ventenni. E Federica? Classe 1988, si presenta con un 1'56″69 ottenuto nella vasca di Riccione, un tempo che non la pone sul podio ma che di certo rappresenterà per la campionessa veneta l'ennesimo trampolino di lancio.
Oramai i 200 stile libero è diventata una gara dove è già difficile entrare in finale alle Olimpiadi, dunque sarà un successo essere tra le migliori 8 del mondo. Per Federica rappresenta una sfida enorme. Tra tre mesi faremo le nostre valutazioni, vedremo se gli allenamenti saranno andati bene e a che punto saremo per capire come affrontare questa Olimpiadi