La rabbia di Chalmers in un gesto, il campione si sfoga: “Ho vissuto l’inferno, non riesco a gioire”
Mascella serrata. Dito indice davanti alla bocca. Una smorfia che vale uno sberleffo e una rivincita in vasca rispetto al gossip sulla vita privata. Kyle Chalmers mette a tacere simbolicamente le voci, il battage mediatico, la curiosità più morbosa che hanno investito lui, la ex fidanzata e la squadra australiana per una relazione della donna con un altro membro della selezione.
Ai Giochi del Commowealth il campione si prende le luci della ribalta per quello che sa far meglio: nuotare. Lo ha fatto con un tempo impressionante, vincendo l'oro nei 100 metri stile libero in 47″.51 (vicino al primato personale di 47″08 che risale al 2009) davanti all'inglese Tom Dean, che ha fermato il cronometro a 47″.89.
Ogni bracciata tracciava un solco tra sé e il chiacchiericcio più spinto. Ogni bracciata era un colpo inferto al brusio che lo ha accompagnato fino alla partenza e reso le ultime 48 ore un inferno. Ha toccato il muto, alzato lo sguardo verso il tabellone poi ha digrignato i denti e avuto uno scatto d'orgoglio.
"È speciale vincere – ha ammesso a caldo nell'intervista a Channel 7 -, ma sfortunatamente penso che sia difficile godersi questo momento considerato tutto quello che è successo". Sorride ma non prova gioia. Rabbia e amarezza hanno preso il sopravvento. Il retrogusto è amaro.
Chalmers aveva perfino pensato di ritirarsi e tornare a casa per le speculazioni infondate. Ha resistito e ce l'ha fatta, strappando quel successo che lo ha spinto sul podio più alto dopo l'argento nel 2018 che gli sembrò una beffa dopo il trionfo olimpico a Rio 2016.
"Sono riuscito a non farmi condizionare e a restare concentrato – ha aggiunto -. Per me è stata dura. Spero solo che nessuno più debba sopportare quello che è successo a me in questi giorni. Le ultime 48 ore sono state un inferno".
Ad aiutare Chalmers è stata anche una motivazione speciale. "Sapere che mio fratello, che è il mio migliore amico, sta guardando la mia gara mi dà una carica particolare. Ho il suo nome scritto sul piede, è l'ultimo pensiero che mi passa per la testa ogni volta prima di una gara".
Nello stesso giorno l'ex compagna, McKeon, ha raccolto il suo quarto oro ai Giochi, il dodicesimo in carriera, diventando l'atleta più medagliata nella storia dei Giochi del Commonwealth. Shhhh… silenzio, il gesto è emblematico. I risultati in vasca spazzano via (quasi) tutto.