La forza di Manuel Bortuzzo nel momento più duro prima della medaglia: “Mi sono guardato indietro”
Manuel Bortuzzo ce l'ha fatta. Il nuotatore classe 1999 ha conquistato una medaglia alle Paralimpiadi. Bronzo e record italiano nei 100 metri rana categoria SB4 per questo ragazzo che ha visto la sua vita cambiare nel 2019, quando a causa di uno scambio di identità rimase vittima di una sparatoria, restando semiparalizzato a causa di una lesione spinale. Dopo tanti sacrifici, una gioia incontenibile per Manuel, emozionatissimo nell'intervista post-gara.
Significative le parole sui momenti di stanchezza durante la fase finale della prova, e sulla nuova linfa trovata nella sua testa guardandosi indietro: "Pensavo a tutte le volte in cui ho fatto fatica per arrivare fino qui per godermi questo momento".
Le parole di Bortuzzo dopo il bronzo alle Paralimpiadi di Parigi
Difficile raccontare l'emozione per Bortuzzo che prima di oggi non aveva mai vinto nulla in carriera. Alla Rai, l'atleta azzurro ha provato comunque ad aprirsi: "Indescrivibile, ci speravo. Non ho mai vinto niente: sono arrivato quarto agli Europei, quinto ai Mondiali e ora finalmente terzo alla Paralimpiade. È quello che meno mi aspettavo ma quello che meglio mi è riuscito. Il tempo è anche buono, di nuovo record italiano. Non so che dire… è bellissimo".
Manuel Bortuzzo e gli stimoli durante la gara dei 100 metri rana
Ha messo in acqua tutto quello che aveva Bortuzzo, ripensando a tutti i sacrifici fatti per competere nelle Paralimpiadi. Questa è stata la sua molla principale anche quando le energie iniziavano a latitare: "Tutte le energie, l’ultima vasca ero piantato ma pensavo a tutte le volte in cui ho fatto fatica per arrivare fino qui e godermi questo momento. È bellissimo veramente".
E dopo tutto quello che ha vissuto, il valore di questa medaglia è eccezionale per questo ragazzo e per tutti coloro i quali lo hanno aiutato a realizzare un sogno anche quando stava per mollare: "Per me è come un oro, sono venuto qua ed era già tanto esserci e prendere anche una medaglia insomma… Se sono qui lo devo al mio allenatore che immagino starà piangendo. Ci sono state tante volte in cui stavo per mollare ma lui mi ha sempre aiutato a riprendermi. Grazie a lui, al gruppo sportivo delle Fiamme Oro, alla nazionale italiana e alla mia famiglia".