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Il padre di Sara Curtis: “Orgogliosi del fratello elettricista come di lei. L’Africa? È a casa nostra”

Il padre di Sara Curtis, Vincenzo, racconta la sua campionessa e i valori con cui è cresciuta: “Vederla firmare gli autografi ai bambini mi ha commosso. È una figlia splendida”. La nuotatrice piemontese ha appena annunciato che andrà a studiare negli Stati Uniti, all’Università della Virginia.
A cura di Paolo Fiorenza
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Sara Curtisla nuova stella dello sport italiano – ha appena comunicato sui propri social una decisione importante per il futuro della sua carriera, ma anche della sua vita: si trasferirà negli Stati Uniti per proseguire studi e attività agonistica. "Sono così felice di annunciare il mio impegno per continuare il mio percorso di nuoto e accademico presso l'Università della Virginia! Vorrei ringraziare la mia famiglia, gli amici e gli allenatori per avermi sostenuto in questa decisione", ha scritto la 18enne campionessa piemontese su Instagram. Tra un paio di mesi Sara prenderà il diploma di scuola superiore all'Istituto Tecnico economico turistico, poi parteciperà ai Mondiali in vasca lunga di Singapore (27 luglio-3 agosto) e dopo andrà negli States per iscriversi alla facoltà di Psicologia dell'Università della Virginia, cogliendo al volo l'occasione rappresentata dalla buona borsa di studio prospettatale.

Papà Vincenzo racconta Sara Curtis: "Vederla firmare gli autografi ai bambini mi ha commosso"

L'obiettivo a lungo termine sono le Olimpiadi di Los Angeles del 2028, quando la Curtis avrà appena compiuto  22 anni e dunque sarà nella piena espressione delle sue potenzialità. Le parole del padre Vincenzo, autotrasportatore, fanno capire il contesto di valori in cui è cresciuta la ragazza cuneese: "Abbiamo fatto dei sacrifici, li fanno tutti i parenti consapevoli – racconta a ‘La Stampa'- L'amore e il sostegno sono spontanei. I risultati di Sara sono sempre stati eclatanti, però abbiamo fatto le stesse cose per suo fratello maggiore che nuotava e ha smesso. Siamo orgogliosi di lui che fa l'elettricista ed è felice del suo lavoro quanto di Sara che a luglio va ai Mondiali di nuoto a Singapore. Conta la realizzazione".

La Curtis è reduce da giorni di esplosione di popolarità pazzesca, dopo la doppia strepitosa prova nei 50 e 100 stile libero ai campionati assoluti di Riccione, con record italiano in entrambe le discipline e il tempo di Federica Pellegrini sbriciolato sui 100: "Sono stati giorni incredibili – racconta papà Vincenzo – io e sua madre Helen ce lo aspettavamo, ma stare in mezzo al tifo, ai complimenti che non vanno fatti a noi, agli applausi… ci ha travolto. Vederla firmare gli autografi ai bambini mi ha commosso. È una figlia splendida e non ci saremmo mai persi la sua consacrazione".

Il richiamo delle radici nigeriane: "Quanto è lontana l'Africa? Noi l'abbiamo in casa"

Vincenzo racconta come ha conosciuto la mamma di Sara, Helen, a un mercato di Torino: "Bancarelle della frutta. Due storie di migranti. I miei sono di Cervaro, provincia di Frosinone, Helen viene dalla Nigeria, case di ringhiera per entrambi. Amore immediato, poi lei è un po' scappata, scherzo, ma insomma, si è trasferita a Fossano, in provincia di Cuneo e io le sono corso dietro. Poi siamo andati a vivere a Genola, mai sentito nominare prima, però lì abbiamo trovato il monolocale in cui stare. Due cuori e una capanna. Solo dopo ci siamo trasferiti a Savigliano (dove è nata Sara, ndr), sempre nella zona, ma in campagna. Come per altri, dopo il Covid è stata un'esigenza: abbiamo ristrutturato una cascina, chiamato i nonni… Quanto è lontana l'Africa? Noi l'abbiamo in casa. Io e i miei figli non ci siamo stati, ma Sara e Andrea sentono il richiamo, il fascino per le radici della madre. Lo stesso che ho sentito io. Profondo. I ragazzi mangiano spesso piatti della terra di Helen, con le mani, come da tradizione. Il mix culturale è un vantaggio: hanno preso il meglio dalle due parti".

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