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Gregorio Paltrinieri racconta il dramma di Romanchuk: “Ha preferito restare e combattere a Kiev”

Il campione azzurro ha confermato la scelta fatta dall’amico e collega ucraino: “Capisco perfettamente ciò che sta vivendo, ha un fortissimo senso patriottico”
A cura di Alessio Pediglieri
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Anche il mondo del nuoto sta vivendo da vicino la guerra in Ucraina e, come la stragrande maggioranza dello sport internazionale, gli atleti sono vicini a tutti i colleghi ucraini coinvolti più o meno direttamente dal conflitto aperto dalla Russia. Tra coloro maggiormente coinvolti c'è il nuotatore ucraino Mychajlo Romančuk, che ha preferito rimanere in patria e combattere per difendere il proprio Paese in prima linea.

A raccontare la storia di Romančuk è Gregorio Paltrinieri suo grande amico, a tal punto che il campione azzurro ha confessato di avergli chiesto anche di lasciare la zona del conflitto, di giungere in Italia dove non avrebbe avuto problemi, pronto ad ospitarlo a casa propria. "La cosa sorprendente" ha ammesso Paltrinieri, "è che io gli ho detto più di una volta che se voleva poteva venire qui in Italia. Io l'avrei ospitato. Ma invece lui preferisce restare lì, dice che vuole combattere fino alla fine".

L'ennesima dimostrazione di quanto il conflitto russo-ucraino stia investendo a 360 gradi anche il mondo dello sport sempre più direttamente. "È una situazione assurda" ha continuato Paltrinieri. "Mychajlo abita in periferia di Kiev, ieri mi ha detto che si stava spostando che era suonato l'allarme anche nella sua zona. Lo sto sentendo quotidianamente via social, su whatsapp e su Instagram. Comprendo benissimo quello che sta vivendo, lui ha un forte senso patriottico e vuole combattere per il suo Paese. Non credo sia già in prima linea instrada ma si sta mobilitando per questo"

Un giorno fa sul proprio profilo Instagram, Romančuk  aveva scritto un lunghissimo post in cui aveva denunciato tra le tante cose, la "chiara violazione della Tregua Olimpica, della Carta Olimpica e soprattutto dei valori olimpici e umani" da parte della Russia. Chiedendo "di sospendere immediatamente i Comitati Olimpici Nazionali Russo e Bielorusso e gli atleti e funzionari russi e bielorussi dalla partecipazione ai XIII Giochi Paralimpici Invernali di Pechino-2022"

Romančuk è specializzato negli 800 e nei 1500 stile libero, in carriera ha conquistato 4 Europei di cui due nel 2021 (uno negli 800 e uno nei 1500) a Budapset. Nel 2021 ha anche partecipato alle Olimpiadi di Tokyo, conquistando un argento sui 1500 stile libero e un bronzo negli 800. Dal 2014, in tutta la sua carriera, ha conquistato in totale 22 medaglie.

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