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Giulia Vittorioso scioccata per i commenti sessisti dei telecronisti Rai ai Mondiali: “Irripetibili”

Giulia Vittorioso, tuffatrice italiana, oggetto di commenti sessisti durante una delle telecronache Rai dei Mondiali di nuoto si è detta incredula per quanto accaduto.
A cura di Marco Beltrami
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Si sarebbe dovuto parlare dei Mondiali di nuoto solo per le prestazioni sportive dei nostri azzurri, con la speranza di poter celebrare il maggior numero di medaglie possibile. E invece la rassegna iridata giapponese è stata contraddistinta in Italia anche dalle polemiche, per le battute razziste e sessiste durante la telecronaca della Rai che hanno indignato gli spettatori.

Una delle atlete tirate in ballo è stata Giulia Vittorioso, 21enne tuffatrice italiana della Rutgers University, New Jersey. In una delle denunce presentate da uno spettatore indignato per il comportamento dei telecronisti Leonarduzzi e Mazzucchi, sono state evidenziati alcuni commenti sessisti e razzisti. In particolare su Vittorioso è stato detto “Le olandesi sono grosse”, “Come la nostra Vittorioso”, “È grande eh”, “Ma tanto a letto sono tutte alte uguali”. E così via.

La portacolori azzurra offesa in diretta durante la finale del trampolino tre metri sincronizzato donne in un'intervista si è detta incredula per quanto accaduta. Considerando anche che Vittorioso non fa parte della squadra dei Mondiali: "Non so se essere più arrabbiata o incredula. sono a Roma e non riesco ancora a capire perché hanno tirato in ballo proprio il mio nome". Queste le sue parole a La Gazzetta dello Sport.

Uno shock dunque ascoltare in diretta quelle parole: "L’ho sentito con le mie orecchie, mi ero appena collegata, saranno state le 8.30, si capiva chiaramente che i due telecronisti non sapevano di essere in onda. Hanno fatto il mio nome, non ci volevo credere. Poi come nulla fosse hanno continuato a dire cose sessiste su tutti, frasi irripetibili che non stanno né in cielo né in terra".

Molto sorpresa la 21enne dalle dichiarazioni dei due telecronisti Rai, per motivi diversi: "Conosco Massimiliano Mazzucchi da quando ho 7 anni, fino a un paio di anni fa ci vedevamo in piscina tutti i giorni e non mi ha mai detto niente di simile. A parte questo, è toccato a me, ma se fosse successo a un’altra tuffatrice una simile offesa sessista non sarebbe stata giusta lo stesso". Smentite le parole di Leonarduzzi sulla parentela: "Mai sentito, le volte che le mie gare sono andate in onda sulla Rai la telecronaca era di Bizzotto e Bertone. In ogni caso non siamo parenti in alcun modo, a meno che non abbia dei parenti nascosti".

Non riesce a darsi pace per quanto accaduto la tuffatrice azzurra che ha ricevuto il sostegno di amici, colleghi e tifosi: "È stato talmente improvviso che non mi sono resa conto, ma grazie ai miei amici ho capito che in poco tempo la cosa era finita sulla bocca di tutti. Sostegno da tutti davvero. Mi è bastato fare una storia su Instagram e subito sono piovuti messaggi bellissimi, di condanna unanime. Li ringrazio".

E come se non bastasse Giulia è anche molto delusa per il fatto di non aver ricevuto nemmeno un messaggio di scuse: "Assolutamente no, è assurdo. Nemmeno Massimiliano (Mazzucchi, ndr) che mi conosce bene. La punizione mi pare davvero il minimo". E non è da escludere anche la possibilità di finire in tribunale: "Non lo escludo, deciderò cosa fare assieme ai miei genitori che sono molto arrabbiati. Sono cresciuta in una famiglia sportiva, mio padre è stato un atleta del Settebello, ha vinto un bronzo europeo e disputato le Olimpiadi di Sidney. Che cosa mi ha detto? Che queste cose non possono esistere, non devono accadere"

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