Federica Pellegrini svela la telefonata furiosa a Matteo Giunta: “Ma te ne frega qualcosa?”
Dopo l'addio alle piscine e ad una carriera che l'ha consegnata alla storia dello sport italiano consacrandola come la Divina del nuoto azzurro, Federica Pellegrini sta esplorando la sua nuova vita, prendendola a larghe bracciate come faceva quando vinceva ori olimpici e mondiali. L'addio all'agonismo è coinciso lo scorso anno con la rivelazione ufficiale della storia d'amore col suo allenatore Matteo Giunta, col quale la campionessa è convolata a nozze lo scorso 27 agosto.
Dopo aver sfilato all'inizio di questa settimana sul red carpet del Festival di Venezia, adesso la coppia è in luna di miele nelle Marche, godendosi la lunga coda di questa infinita estate. "Dopo il ritiro, ho cominciato a fare tremila cose, non sono stata a casa a guardare il soffitto – spiega la Pellegrini al Corriere della Sera – Decidere di smettere di fare quello che hai fatto per vent'anni non è stato facile, perché quando sei in acqua ti senti un po' Dio, un po' un super eroe. Però, ho subito un Covid duro, non ho mai recuperato al cento per cento e, già da un anno, il corpo mi diceva di fermarmi. Se fossi andata avanti, non avrei performato come prima e non me lo sarei perdonata".
Federica sognava la storia della vita, non si sarebbe accontentata di altro: "Nella mia testa l'abito bianco del matrimonio c'è sempre stato. Però, crescendo, capisci anche che potrebbe non arrivare. A un certo punto, mi ero detta che se non avessi trovato la persona giusta, quella del ‘per sempre', non ci sarei stata male". Poi una decina di anni fa nella sua vita è entrato Matteo Giunta, che si è rivelato la persona giusta: "Per due anni è stato il mio preparatore atletico, poi è diventato l'allenatore effettivo e, negli ultimi quattro anni, siamo stati insieme, abbiamo convissuto. Lui è il mio opposto, io sono istintiva e lui invece è riflessivo, combaciamo bene. Sia nello sport sia nella vita, lui sa come disinnescarmi. Io innesco, lui disinnesca".
"Siccome con lui è assolutamente impossibile litigare – spiega Federica – io ogni tanto innesco perché, fisiologicamente, ho bisogno di litigare: fa bene, ti sfoghi, resetti, ricominci da capo. Ho tirato su delle litigate per cavolate incredibili, solo per chiuderlo in un angolo e vedere una sua reazione. La più stupida che ho fatto? Ero a Formentera con le amiche. Mi chiamava poco, non era preoccupato, non era geloso. Ho piantato un casino. Ho urlato: ma ti frega qualcosa di quello che sto facendo? E lui: ti sto lasciando tranquilla perché sei con le amiche".
Qui la Pellegrini apre il capitolo gelosia: "Non sono abituata ai non gelosi. Io lo sono, un po' di natura e un po' perché le mie storie passate mi hanno portata a stare in guardia dello sport preferito dei maschi: il tradimento. Sono rimasta scottata, ho subito l'infedeltà in modo abbastanza sistematico: fidarmi totalmente è difficile. A volte, quelle paure tornano fuori e si fanno sentire. Dopo aver scoperto il tradimento ho lasciato, ho perdonato, ho rilasciato e riperdonato. Poi, passato l'innamoramento, mi sono resa conto che perdonare era sbagliato".
La campionessa veneta peraltro ammette di non essere stata una santa neanche lei… "Ho tradito, non posso dire di no, ma ho tradito solo quando di lì a poco la storia è finita. Tradire sistematicamente è diverso. Io non concepisco chi tradisce per sport. Infatti, non sono una che fa ingelosire: si vede che non ho grilli per la testa; non sono una che flirta. Se sono gelosa ora di Matteo? Ogni tanto gli faccio una scenatina, ma non vivo col dubbio costante. Io, se ho il dubbio, entro nel suo telefono. So tutti i codici. Matteo sa che li ho. E non li cambia: se no, vuol dire che ha qualcosa da nascondere. Però, non entro nel suo telefono tutti i giorni".
Nelle parole della Pellegrini si percepisce un amore fortissimo: "Che Matteo sia molto bello è secondario. È molto interessante e intelligente: con lui puoi discutere di tutto, di politica, di film, di metodologia dell'allenamento e preparazione atletica di qualsiasi sport e lo trovi sempre preparato. Poi condividiamo un'anima wild : viviamo in costume, scalzi, coi capelli bagnati, prendiamo, partiamo. Avevamo anche pensato di sposarci in spiaggia, col bagno finale, ma ha prevalso la tradizione. Ed è l'uomo giusto anche perché ha accettato di programmare la sua vita con me in base a quattro cani: cosa non scontata…".