Federica Pellegrini racconta la vicinanza a Valentino Rossi: “È successo dopo il Covid”
Dovremo dunque abituarci a non vedere più Federica Pellegrini in piscina e Valentino Rossi su una moto: non è davvero facile, visto che i due simboli dello sport italiano, oltre che vincenti all'ennesima potenza, sono anche due fenomeni di longevità sportiva nei rispettivi campi. L'annuncio dell'addio alla Moto GP del campione di Tavullia segue di qualche settimana quello fatto a Tokyo dalla Divina circa la sua carriera agonistica. Sono 33 anni per Federica, 42 per Valentino. Tanti per nuotare e correre con speranze di vittoria, ma l'età giusta per cominciare un nuovo capitolo delle loro vite.
Il numero 46 della Yamaha ha comunicato qualche giorno fa – subito dopo aver reso noto la fine del suo leggendario percorso su due ruote – di aspettare un figlio dalla compagna Francesca Sofia Novello. La Pellegrini per ora non ci pensa, ma spiega come nell'ultimo anno la sua strada si sia avvicinata a quella di Rossi: "Su questo non siamo allineati! Quanto al suo ritiro, devo dire che me lo sentivo: ci sono state un po’ di coincidenze tra me e lui, dopo il Covid ci siamo anche avvicinati, ci siamo sostenuti a vicenda. Alla nostra età, penso abbia dato una mezza mazzata a entrambi…".
La nuotatrice aveva annunciato di aver contratto il virus lo scorso 15 ottobre, esattamente nelle stesse ore in cui anche il pilota aveva reso noto di essere risultato positivo. Una coincidenza che evidentemente ha creato un ponte immediato di empatia tra i due campioni. Se la Pellegrini non vede un figlio nel suo immediato futuro, adesso finalmente è libera di vivere il suo amore con Matteo Giunta alla luce del sole, come racconta al Corriere della Sera: "Stiamo scoprendo ora questo nuovo modo di vivere. In questi anni non ci siamo mai abbracciati in pubblico, non abbiamo mai scambiato un gesto affettuoso, c’eravamo abituati così, tenevamo separati i ruoli, Matteo è tecnico federale e allenatore della mia squadra. Anche se era un po’ il segreto di Pulcinella volevamo stare tranquilli. Adesso ci stiamo abituando, l’altra sera ci siamo presi per mano per andare a fare la spesa e ci siamo detti ‘che roba strana'… Lui è molto più riservato di me, è un po’ un ragazzo della vecchia generazione ed è anche il suo bello: a volte sono io che lo obbligo a postare sui social, penso possa essere utile per lui, ma non è proprio il suo mondo".
Quanto al punto finale messo alla sua carriera a Tokyo, la Pellegrini spiega: "Potevano esserci vari modi per arrivare all’addio: o per un infortunio grave, ed era quello che speravo non accadesse mai, attraverso un logorio protratto per anni magari senza risultati, oppure da un secondo all’altro, come se si spegnesse la luce. Per fortuna è arrivato il terzo: è stato un momento molto particolare, qualche giorno prima della finale, di colpo ho capito che avevo dato tutto quello che potevo a questo sport. Quest’anno il mio corpo mi ha dato segnali, ne sono contenta perché mi hanno portato alla consapevolezza che sarebbe stata l’ultima stagione. Sapevo che non sarei riuscita a chiedergli di più".