Federica Pellegrini in lacrime, la sua finale vale come una medaglia: “È la mia ultima Olimpiade”
Non poteva essere che lei a diventare la prima donna della storia del nuoto a raggiungere la quinta finale nei 200 stile libero alle Olimpiadi. Federica Pellegrini a quasi 33 anni ha stupito ancora una volta a Tokyo, centrando l'ultimo atto con il settimo tempo. Un risultato fortemente voluto e celebrato con le lacrime per la Divina sia subito dopo la conclusione della gara che nel corso dell'intervista ai microfoni della Rai. Impossibile reggere l'emozione per la regina del nuoto azzurro in quelli che sono i suoi ultimi giochi. E ora nella finale in programma mercoledì 28 luglio, ci sarà "da divertirsi".
Un'emozione troppo forte, difficile da contenere. Piange a dirotto Federica Pellegrini, dopo la semifinale che le ha permesso di conquistare l'ultimo atto dei 200 stile libero. Sono lacrime di gioia, quelle della quasi 33enne che ha spinto il cuore oltre l'ostacolo: "Senza prenderci troppo in giro, era un po' l'obiettivo di questa Olimpiade prendermi questa quinta finale, con un anno di ritardo, alla rincorsa, sono veramente contenta. Un obiettivo difficile perché il livello si è alzato molto.
Ancora una volta dunque Fede ha raggiunto il suo obiettivo, in quella che è la sua ultima Olimpiade: "Domani sarà divertente, sarà l'ultima. Parigi 2024? Grazie, ma no. Il mio corpo mi sta chiedendo già il ritorno, con i minuti di interessi. Domani voglio godermela fino alla fine. Sarà molto divertente, forse come la prima finale olimpica per me".
E ora appuntamento in finale in programma mercoledì 28 luglio alle ore 3.30 italiane. Cosa aspettarsi dalla "Divina" che ha voluto ringraziare tutti, al termine della sua semifinale (dalla famiglia, allo staff, dal tecnico e compagno Matteo, fino ai cani)? Il sogno di un'altra medaglia olimpica è possibile? Federica non s'illude: "Non sono una che si prende in giro, domani il reparto medaglie per me è chiuso. Non mi smonto ma non è raggiungibile per me in questo momento. Con l'età ho imparato a pormi obiettivi fattibili. Difficili, ma fattibili e senza sognare l'impossibile. Chi la vince domani? Titmus, e andrà anche molto vicina al record del mondo".